Occupazione in provincia:
lavoratori a quota 154mila
Tiene l’occupazione in provincia di Cremona: tra il 2019, quando si contavano 152 mila occupati e il 2023, con 154 mila occupati, si registra un incremento di 2 mila addetti, pari al +1,3% ma in crescita constante dal punto più basso toccato nel 2020 con 141 mila occupati.
Aumenta, sia pure di poco, l’occupazione in provincia di Cremona tra il 2019, quando si contavano 152 mila occupati e il 2023, con 154 mila occupati, con un incremento di 2 mila, pari al +1,3% ma in crescita constante dal punto più basso toccato nel 2020 con 141 mila occupati.
Per una stima completa dell’occupazione è obbligatorio il rifermento ai dati dell’indagine campionaria sulle forze di lavoro di fonte Istat, che considera sia i lavoratori privati (dipendenti e indipendenti) che i lavoratori pubblici, distinguendoli per genere a settore di attività economica. Giova, tuttavia, considerare che le indagini campionarie dell’Istat sono abbastanza generose nella definizione di “occupato”, una condizione che comprende le persone di 15 anni e più che, nella settimana dell’indagine campionaria, hanno svolto “…almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario, o in natura….”. Insomma un occupato non corrisponde a un posto di lavoro “vero”.
Ciò premesso tra il 2019 e il 2023 aumentano solo i maschi e, nel 2023, si contano 90 mila maschi (58,5%) e 64 mila femmine (41,5%). Nel periodo in esame aumentano i lavoratori dipendenti, dai 123 mila del 2019 ai 126 del 2023 mentre diminuiscono i lavoratori indipendenti, scesi da 30 mila a 28 mila. Diminuisce l’occupazione nel terziario, dai 93 mila occupati del 2019 ai 91 mila del 2023, che comunque costituiscono il 59,1% dell’occupazione provinciale. Aumentano, invece, gli occupati nelle attività industriali, da 45 a 48 mila nel 2023, il 31,2% del totale e di un migliaio in agricoltura (8 mila, il 5,2%) mentre rimane inalterata, attorno ai 7 mila occupati, il 4,5% del totale, l’occupazione nelle costruzioni.
Per la nostra indagine abbiamo utilizzato i dati di fonte INPS, forniti dalla Camera di Commercio di Cremona, al 3° trimestre 2024, che offrono, in un tempo ragionevole, una proiezione sul livello comunale. Dati reali che, tuttavia, fanno riferimento all’economia privata e, ad esempio, non comprendono i dipendenti pubblici. Dati che comunque ci consentono un agile raffronto a livello comunale ripartendo i 117.805 addetti, dipendenti e indipendenti, nei 113 comuni, con una media di 333 addetti per ogni 1000 residenti nella Provincia.
Il quadro dei comuni della Provincia è assai variegato con una decina di comuni con oltre 2 mila addetti nei quali si concentra il 57% del totale provinciale. Tra questi spicca il dato di Cremona (28.404 addetti) e di Crema (15.181) che superano ampiamente Casalmaggiore (5.208) e Castelleone (3.665) mentre oltre 2 mila addetti si contano anche a Offanengo, Soncino, Bagnolo Cremasco, Soresina, Pandino e Rivolta d’Adda. Per altro verso sono una quindicina i piccoli comuni che contano meno di 100 addetti e, tra questi, i valori più bassi si registrano a Voltido (43 addetti), Derovere (45), Castel Gabbiano (46), Ripalta Guerina (53) e Cappella de’ Picenardi con solo 55 addetti per una popolazione di 406 abitanti.
Considerando l’occupazione nelle imprese private in rapporto alla popolazione residente, a fronte di 333 addetti per ogni 1000 abitanti nella media provinciale, con tre centri che doppiano la media provinciale: (Gadesco-Pieve Delmona, con 837 addetti per ogni 1000 abitanti), Cappella Cantone (697) e San Giovanni in Croce (626 addetti x 1000 abitanti) e una densità occupazionale oltre le 500 unità anche a Gabbioneta-Binanuova, Bordolano, Corte de’ Frati e San Bassano (501).
Tra i centri con più di 5 mila abitanti la densità degli addetti delle imprese private è maggiore a Offanengo (477 addetti per ogni 1000 abitanti) che precede Crema (448), Cremona (400), Castelleone (393), Soncino (375), Casalmaggiore (343) e Castelverde, che supera di poco la media provinciale, contando 334 addetti per ogni 1000 abitanti. Sotto la soglia media provinciale, sempre tra i comuni maggiori, Spino d’Adda (273), Soresina Pizzighettone Rivolta d’Adda Pandino (238 addetti per ogni 1000 abitanti).
Fanalino di coda per la presenza di addetti delle imprese, in rapporto alla popolazione, Gerre de’ Caprioli (79 addetti per ogni 1000 abitanti), con valori comunque inferiori alle 100 unità anche Pieranica (87), Martignana di Po (91), Castel Gabbiano (92), Ripalta Guerina e Monte Cremasco, con 97 addetti per ogni 1000 abitanti.
Elio Montanari
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