UST CISL: "No allo sciopero,
restiamo ai tavoli della trattativa"
Mentre CGIL e UIL hanno fermato il paese con uno sciopero generale, la CISL sceglie di andare in controtendenza e di mantenere aperto un canale di dialogo con il governo. Secondo il Segretario Generale UST CISL Asse Del Po Ivan Zaffanelli nella legge di bilancio sono state accolte molte delle istanze presentato negli ultimi mesi, come il taglio strutturale del cuneo fiscale per i redditi medio bassi, gli interventi sul welfare e le risorse per il rinnovo dei contratti dal pubblico impiego.
“Lo sciopero per noi è uno strumento di ultima istanza quando si interrompe il dialogo o vengono adottate misure penalizzanti per i lavoratori”, spiega Zaffanelli. “In questo caso noi riteniamo che ci sia ancora uno spazio per migliorare temi come l’aumento delle pensioni minime e la tassazione del ceto medio che sta scivolando verso la povertà. Per questo noi vogliamo restare sul tavolo della trattativa col governo. Lo sciopero oggi potrebbe essere divisivo e potrebbe gravare sulle spalle dei lavoratori che non arrivano a fine mese. La CISL vuole affrontare la legge di bilancio con il dialogo, la contrattazione e proposte concrete”.
Al consiglio generale UST CISL era presente anche il segretario regionale Dino Perboni: “Per la CISL non è una giornata né di sciopero, nè di agitazione. Noi abbiamo sempre manifestato nei confronti del Governo una posizione molto chiara che è quella di intervenire sulla legge di stabilità riducendo la pressione fiscale su lavoratori e pensionati. E dobbiamo riscontrare che due terzi della manovra di stabilità alleggerisce esattamente in maniera strutturale la pressione fiscale sulle fasce medio basse”.
Oltre alla legge di stabilita, l’argomento centrale del consiglio è stata la preparazione del programma in vista del congresso del prossimo anno. Come spiega Perboni, i componenti del Consiglio hanno portato delle proposte che poi concorreranno all’elaborazione di una strategia territoriale.
“Ogni componente del Consiglio potrà arricchire i lavori e poi, ciascuno al proprio livello, elaborerà una strategia territoriale, ma potrà anche indicare quelli che sono le istanze che nascono dal territorio da portare ai livelli superiori, regionale e, a salire, nazionale. Quindi si tratta di momenti di lavoro importanti, che arricchiscono il gruppo dirigente, ma riflettono anche la capacità di analisi e di azione della CISL a livello territoriale regionale e nazionale”.
Sara Zammarini