Cronaca

Gussola, fotografa i ladri che
escono di casa e viene pestato

Ha visto dei presunti ladri uscire dall’abitazione della madre anziana e salire su un’auto parcheggiata in strada, li ha fotografati ed è stato pestato e picchiato col piede di porco. Disavventura pesante alle 10.45 di domenica per un uomo di 52 anni in via del Fiume a Gussola. L’uomo era a passeggio con il cane davanti alla casa della madre, quando ha notato un’auto sospetta.

Senza farsi vedere, si è nascosto dietro il muro della vicina palestra e ha chiamato la madre, la quale non era a casa ma nel frattempo era già stata avvertita da alcuni vicini di quello che stava accadendo, ossia che tre sconosciuti erano entrati scavalcando il cancello nel giardino dell’abitazione.

A quel punto il 52enne si è avvicinato all’auto e ha fotografato il guidatore, inveendo contro di lui. Questi, dai tratti mediorientali, come ha riferito il 52enne, ha utilizzato una radiolina per avvertire i tre complici, che infatti sono subito usciti, desistendo dal furto e cercando a quel punto di rapinare il 52enne del cellulare, per impedire che la fotografia venisse divulgata.

L’uomo è stato colpito selvaggiamente dai quattro con un piede di porco, anche alla testa. I quattro non hanno rubato nulla, non essendo riusciti a forzare la finestra per entrare ma, strappato con forza il cellulare, sono ripartiti lungo la Provinciale. E’ stata quindi allertata l‘ambulanza della Padana Soccorso di San Giovanni in Croce che ha condotto il 52enne gussolese all’ospedale di Oglio Po, fortunatamente in codice verde. Se la caverà con sette giorni di prognosi

Il cellulare è stato poi ritrovato grazie al sistema antifurto: era stato abbandonato in un fossato ma non era stato spento né le foto erano state cancellate, dato che la app anti-ladri ha evitato manomissioni di sorta. E se è vero che solo uno dei malviventi, quello al volante, era stato fotografato, è altrettanto vero che lo scatto più interessante è quello dell’auto con la targa. Il materiale è stato consegnato ai Carabinieri.

Giovanni Gardani 

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