Cronaca

Donato alla scuola Bottoli
torchio litografico del 1800

La Giunta Comunale ha recentemente preso atto della donazione alla Scuola di disegno “Bottoli”, da parte del collezionista Carlo Beccari, di un pregevole torchio litografico ottocentesco a stella, realizzato in legno di noce e in perfetto stato di conservazione.

Il pezzo fu prodotto alla fine dell’Ottocento dalla ditta torinese “Bollito & Torchio” (di Oreste Bollito e Giovanni Torchio), premiata all’Esposizione di Torino del 1884 con medaglia d’oro del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, per la sezione ingegneria meccanica e industriale.

Il torchio, di dimensioni notevoli, cm 310x125x159 di altezza della stella, è stato trasportato nei giorni scorsi presso la Scuola di disegno “Bottoli” e collocato nella saletta dedicata all’arte tipografica, una delle arti per le quali Casalmaggiore vanta una tradizione illustre, a partire dal Cinquecento.

Tale torchio litografico, che va ad aggiungersi ad un antico torchio tipografico concesso in deposito dalla Tipografia Fazzi, si basa su una diversa tecnica a stampa in piano, utilizzando matrici in pietra (da cui il termine litografia, sostituite nel Novecento da più leggere lamine in zinco o alluminio) sulla cui superficie levigata viene tracciato direttamente un disegno con una matita grassa.

Tali matrici, opportunamente trattate, consentiranno nella fase di inchiostratura di trattenere il colore solo sulle parti grasse del disegno, così da poter ottenere un trasferimento rapido e preciso dell’immagine sul foglio di carta. La tecnica, inventata alla fine del ‘700, ha avuto uno straordinario successo a partire dagli anni venti-trenta dell’800 nell’ambito delle illustrazioni dei giornali e delle pubblicazioni periodiche a grande tiratura, e soprattutto verso la fine del secolo per i manifesti pubblicitari, nonché per realizzare opere propriamente artistiche attraverso un approccio diretto del maestro disegnatore, senza la necessità di dover ricorrere alla mediazione di un incisore.

Il torchio donato da Carlo Beccari ha un piano di stampa utile di 59×91 cm ed è corredato da accessori che consentono l’esecuzione di dimostrazioni del suo funzionamento.

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