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Toson d'Oro a Ilaria Capua. Lectio
magistralis sulla salute circolare

Ha contribuito, tra le prime al mondo, a divulgare e condividere informazioni, in una rete scientifica, legate a virus e pandemie. E’ Ilaria Capua la destinataria del Toson d’Oro Vespasiano Gonzaga 2024, premiata dal Rotary Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, presieduto quest’anno da Mauro Acquaroni e che ha ideato il premio nel 2013, consegnandolo come da tradizione al Teatro all’Antica di Sabbioneta.

E il modo di fare divulgativo, appunto, ha ispirato Capua – scelta dal comitato scientifico del Rotary – anche nel tardo pomeriggio di venerdì, quando dopo la consueta intervista di Francesca Strozzi, ha deciso di raccontarsi e raccontare, camminando proprio sul palco e non seduta su una sedia.

Si è definita scienziata di ritorno, dato che ha girato il mondo (ed è stata soprattutto negli States) per poi tornare in Italia: “E questo teatro così pieno di passione mi dice che si sta molto bene anche qui” ha rivelato Capua.

La quale ha risposto alle domande e poi ha presentato il tema della cosiddetta “salute circolare” poco prima di ricevere da Acquaroni e da Gianluca Bocchi, che ha presieduto il comitato scientifico, il collare del Toson d’Oro, destinato a personalità che hanno fatto grande l’Italia nel mondo.

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La salute circolare spiega come le crisi climatiche siano una sorta di “circolo” appunto, che torna indietro verso l’uomo, dal quale tutto parte. “L’80% dei cibi che consumiamo è di origine vegetale, quindi le piante sono estremamente sensibili ai cambiamenti. Al contempo, se gli animali si nutrono in maniera sbagliata, questo ci torna indietro perché noi ci nutriamo anche di animali. L’esempio classico è quello delle nanoplastiche, che stanno entrando purtroppo nella nostra catena alimentare. Ecco perché la salute circolare parte sempre da noi”.

E ancora. “I nostri prodotti agroalimentari, molto influenzati dal cambiamento climatico, girano il mondo dunque finiscono su tavole globali. Per comprendere il concetto di salute circolare possiamo tornare ai tempi antichi, quando si parlava dei quattro elementi primari – aria, acqua, terra e fuoco – alla ricerca di un costante equilibrio: se questo equilibrio viene meno, ne fa le spese la nostra salute. Oggi forse possiamo capire con la scienza che gli antichi, con questa teoria abbastanza filosofica, non avevano così torto”.

Il Covid ha portato con sé anche esempi comunicativi errati. “Divulgare è un passo avanti importante e durante il periodo del Covid abbiamo capito perché: se la conoscenza rimane all’interno di quattro mura accademiche, non serve a nulla. Certo il periodo Covid ha portato anche distorsioni tra i produttori di fake news e chi invece ha creato un eccesso di allarmismo. E’ giusto riuscire ad affidarsi a persone davvero competenti, che studiano la scienza e non il sentito dire”.

Giovanni Gardani
(video Alessandro Osti, foto Tiziano Schiroli)

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