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Lavori alla palestra prolungati:
così educazione fisica diventa tabù

Alle scuole media di Rivarolo del Re non si fanno più ore di educazione fisica. O meglio non si fa più ginnastica in senso pratica, limitandosi alle curricolari ore di teoria (che negli anni scorsi erano spesso messe da parte ma che da qualche anno vengono invece regolarmente organizzate dai vari istituti).

Il motivo? La palestra non è agibile, perché da diversi mesi è oggetto di lavori di riqualificazioni importanti, per i quali il comune è riuscito a intercettare fondi governativi e regionali. Nulla di male, anzi ben vengano i lavori che ridanno un senso al patrimonio esistente, ma il problema delle ore di ginnastica rimane. Ed è così dallo scorso giugno con il cambio, nel frattempo, della dirigente (il terzo in tre anni) che certo non ha aiutato.

A parlare con la nuova dirigente, chiedendo lumi e una soluzione, sono stati alcuni genitori ma al momento non si vede luce all’orizzonte. Gli alunni, sin qui, si sono dovuti cambiare in locali diversi dagli spogliatoi (anch’essi inagibili) con le ragazze a cambiarsi in classe e i ragazzi invece nei bagni, mentre le ore di educazioni fisica sono state fatte all’aperto, nello spiazzo antistante la scuola media Marconi di Rivarolo del Re.

Ora però, dopo un confronto, la decisione ancora più drastica è stata quella di cancellare, o almeno sospendere a tempo indeterminato, le ore “pratiche” di educazione fisica, lasciando la sola teoria. Questa situazione ha portato anche ad una mancanza: gli studenti infatti non sono riusciti a partecipare alle ultime edizioni tra istituti della zona Casalasca della corsa campestre. E dato che una data di fine lavori per la palestra non c’è ancora, quel “tempo indeterminato” resta effettivamente tale.

Giovanni Gardani

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