ultime bottegaie casalesi
situazione da terzo mondo'
di aiuti per il territorio
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Proprio quando sembrava essere arrivati ad una soluzione più o meno pacifica, ecco che torna calda la questione Fir di Casalmaggiore: davanti alla fabbrica di via Roma, martedì mattina alle ore 7.30, hanno iniziato a protestare, dichiarando un’ora e mezza di sciopero, alcuni operai e operaie. Uno sciopero non programmato, ma scoppiato a causa della decisione dell’azienda di avvalersi di una azienda esterna per quando riguarda due mulettisti.
I due ragazzi, di origine indiana, sono arrivati alle 7.30 sul posto per sistemare diversa merce e questa mossa non è andata giù agli operai per due motivi: da un lato perché nell’organico rimasto in forza a Fir ci sono operai che potevano svolgere questa mansione; dall’altro perché le RSU e dunque gli operai stessi non sono stati avvisati di questa decisione, non concordata come invece era avvenuto nell’ultimo mese e mezzo per i vari passaggi.
Lo sciopero è terminato alle 9, un’ora e mezza dunque, come è stato deciso sul posto, ma questa novità potrebbe riaprire la partita anche sindacale, non tanto sulla vertenza che ormai è da considerarsi chiusa (proprio mercoledì alcuni dei 36 lavoratori saranno a Cremona per firmare l’esodo, di fatto), quanto sulle garanzie che vengono richieste per i lavoratori che rimangono, una trentina di operai più una cinquantina di impiegati.
Giovanni Gardani