Società

L'Arma schiera le sue forze
contro la violenza di genere

L’Arma dei Carabinieri è in prima linea nella giornata contro la violenza sulle donne. L’iniziativa ha visto la diffusione di materiale informativo sui social media, uno spot con il presentatore Carlo Conti e un videomessaggio realizzato dal personale dell’Arma che invita le donne a “fare il primo passo” verso la denuncia.

La strategia dell’Arma si sviluppa attraverso una rete capillare di interventi. Nelle scuole, i Carabinieri organizzano incontri formativi per sensibilizzare i giovani e promuovere una nuova concezione culturale che superi gli stereotipi di genere e la storica disuguaglianza. Un impegno educativo che punta a prevenire il fenomeno partendo dalle nuove generazioni.

Sul fronte operativo, un ruolo centrale è svolto dalla Sezione Atti Persecutori, istituita nel 2009 all’interno del Reparto Analisi Criminologiche del Ra.C.I.S. Questa unità specializzata, che unisce personale con competenze scientifiche, psicologiche e investigative, monitora il fenomeno a livello nazionale ed elabora strategie di prevenzione sempre più efficaci. La Sezione viene informata tempestivamente di ogni evento significativo sul territorio per analizzare gli aspetti psico-criminologici e i fattori di rischio.

L’Arma ha anche creato una “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere“, formata da ufficiali di polizia giudiziaria specificatamente preparati che fungono da riferimento per i reparti territoriali. La loro formazione avviene presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative, un centro di alta qualificazione che dal 2008 ha già formato 864 operatori attraverso 36 corsi specialistici.

Sul fronte dell’accoglienza, sono circa 200 le “stanze tutte per sé” allestite nelle caserme, ambienti protetti dove le vittime possono denunciare in un contesto riservato e accogliente. A Cremona sono attive due di queste stanze, presso il Comando Provinciale e la Compagnia di Crema, così come a Viadana. Tutte sono state realizzate grazie al contributo dei Club Soroptimist locali. Le stanze sono state progettate considerando anche la psicologia dei colori e delle immagini per trasmettere un senso di protezione e sicurezza.

L’impegno si estende anche al web: sul sito www.carabinieri.it è disponibile il “Violenzametro“, uno strumento di autovalutazione che aiuta a riconoscere i segnali della violenza, dalle forme più subdole come l’isolamento e il controllo psicologico, fino alle minacce fisiche e alle violenze sessuali.

violenzametro

I risultati confermano l’efficacia di questo approccio integrato: nel 2023 sono stati perseguiti 55.374 delitti nell’ambito del Codice Rosso, con un aumento rispetto ai 54.062 del 2022. Gli arresti sono passati da 7.111 nel 2022 a 7.644 nel 2023. Nella sola provincia di Cremona, nei primi dieci mesi del 2024, sono stati denunciati 228 reati e arrestate 22 persone. Significativo anche l’utilizzo del braccialetto elettronico, applicato in 11 casi su 47 misure di divieto di avvicinamento.

L’Arma sottolinea però che la sola repressione non basta: la violenza di genere è un fenomeno culturale e sociale che richiede un profondo cambiamento della società. Per questo l’impegno continua su tutti i fronti, dalla prevenzione all’assistenza, con particolare attenzione ai “reati spia” come atti persecutori, maltrattamenti familiari e violenze sessuali, spesso precursori di epiloghi più gravi.

redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...