"Basta soluzioni approssimative",
Piloni contro i droni per la PSA
Tra l’11 e il 12 luglio in un’area golenale tra Gussola, Torricella e Martignana furono utilizzati tre droni militari per monitorare i cinghiali in conseguenza della diffusione della peste suina africana. Il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni chiese chiarimenti in merito all’impatto economico dell’operazione a cui Regione Lombardia ha risposto nei giorni scorsi negando qualsiasi spesa aggiuntiva.
Il consigliere PD non ha nascosto il proprio disappunto: “Oggi, dopo quasi quattro mesi, l’assessore al Welfare Guido Bertolaso mi risponde che quelle operazioni sono state realizzate senza costi aggiuntivi per Regione Lombardia, ma noi sappiamo che invece quell’intervento è costato ben 56mila euro, una cifra notevole per un singolo intervento durato peraltro una intera nottata e che ha individuato solo tre capi. Praticamente 18mila euro di soldi pubblici a cinghiale. Fatto che solleva forti dubbi sull’efficacia e sull’efficienza di tali operazioni, oltre che sulla gestione delle risorse pubbliche”.
Piloni aveva chiesto anche quale fosse il target numerico di cinghiali che la Regione si prefiggeva di catturare, ma “anche in questo caso la risposta lascia un po’ a desiderare, dal momento che sembra non essere previsto alcun target obiettivo di abbattimenti. Secondo quanto afferma l’assessore, infatti, il risultato di ogni singolo intervento dipende dalle ‘circostanze di campo’ e questo nonostante esista un piano di eradicazione”.
“Non è più tempo di soluzioni approssimative e interventi privi di una strategia chiara”, conclude Piloni.” È fondamentale che la Regione metta in campo politiche precise e mirate e che il Governo faccia la sua parte senza sprecare soldi pubblici”.
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