Accorpamento: amministrazione
tira dritto, protesta dei genitori

L’amministrazione comunale tiene il punto e va avanti, avendo già ottenuto anche il sì della Provincia, con la palla che passa ora alla Regione; di contro i rappresentanti dei genitori presenti in consiglio comunale alzano la voce ed escono per protesta dall’aula. E’ stato un consesso agitato quello di venerdì sera a Viadana: seduta aperta alla Sala Saviola del MuVi, per spiegare la decisione presa a fine estate dall’amministrazione di accorpare due dei tre Istituti Comprensivi, che coprono dalla materna fino alle medie, ossia la Parazzi e la Vanoni.

A tal proposito, le due scuole si sono divise sul voto nelle scorse settimane: la Parazzi ha detto sì e la Vanoni no, mentre le minoranze hanno duramente criticato la scelta. “Perché – è stato spiegato – questo accorpamento non era numericamente necessario, dato che la soglia di 600 alunni viene ampiamente superata sia dalla Parazzi che dalla Vanoni (si parla di circa 750 unità per ciascun istituto, ndr). Soprattutto, nel tempo, questo porterà ad una offerta didattica inferiore e anche a perdita di posti di lavoro per il personale docente”.

L’amministrazione Cavatorta, con l’assessore Rossella Bacchi disturbata durante la sua relazione proprio da alcuni dei presenti tra il pubblico, ha spiegato di avere optato per questa decisione in vista di un inverno demografico che, presto o tardi, porterà inevitabilmente a un calo numerico. Dalle minoranze di centrosinistra altre due critiche: da un lato il fatto che la scelta sia in realtà una mossa politica di ripicca verso alcune figure; dall’altro la mancata comunicazione – in tempi e modi corretti – della scelta, che è stata resa nota soltanto a giochi fatti, senza aprire un tavolo di consultazione con le varie forze politiche e soprattutto coi genitori.

Una scelta, insomma, che ha fatto discutere e che, se arriverà il nulla osta (abbastanza scontato) dalla Regione, entrerà in vigore dal prossimo anno scolastico.

Giovanni Gardani