Cultura

Casalmaggiore riscopre Paride
Bini, incisore e medaglista

A Casalmaggiore va in scena dal 26 ottobre al 31 dicembre, curata da Marco Orlandi, la mostra dedicata a Paride Bini, incisore e medaglista, vissuto dal 1907 al 1959. Una mostra realizzata con il contributo di Regione Lombardia nell’ambito “Istituti e luoghi di cultura – Avviso Unico 2024 – Ambito B Linea 1: Musei” e inserita nel programma delle Olimpiadi Culturali Milano Cortina.

“Incisore, medaglista e non solo… È poliedrica – spiega il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni – la figura di Paride Bini, e la mostra a lui dedicata presso la Sala Zaffanella del Museo del Bijou cerca di mettere in luce i pregi artistici che, pur nella sua breve vita, seppe dimostrare in vari campi delle tecniche applicate. L’esposizione ed il catalogo, magistralmente curati dal prof. Marco Orlandi, permettono così di conoscere meglio (dopo il saggio a lui dedicato dal prof. Valter Rosa, all’interno del volume “Il sacro indosso”, del 2001) uno dei più attivi collaboratori delle Fabbriche Riunite di Casalmaggiore, per le quali creò alcune delle più iconiche incisioni riprodotte su placchette religiose e medaglie di valore civile, in parte esposti in via permanente nelle sale del museo ed in parte messe a disposizione per questa mostra dai nipoti Paolo e Carlo Beduschi, e Paolo Zani, che vedono finalmente concretizzata un’idea che da anni urgeva.

Una mostra, quindi, che, come altre organizzate nel corso di oltre 10 anni al Museo del Bijou, si prefigge di approfondire lo studio di quanto l’eredità di Giulio Galluzzi ha lasciato alla nostra città, in termini di oggetti e di persone: abbiamo raccontato di monili in vetro e in galalite, di medaglie dantesche, fibbie e occhiali; e abbiamo profuso impegno e dedizione per ascoltare e diffondere la voce di tante donne che al “Fabbricone” hanno trascorso la loro giovinezza, imparato l’indipendenza economica, dedicato abnegazione e ore infinite.

Era tempo dunque di occuparci di una delle “firme” maschili che ruotavano intorno alle industrie bigiottiere di Casalmaggiore, una delle poche di cui si abbia certezza. La nostra ricerca su Paride Bini è un doveroso omaggio a un concittadino di grande talento: l’augurio è che la mostra sia di stimolo per ulteriori studi su questo artigiano della bellezza rimasto per troppo tempo nell’ombra”.

Si tratta della prima vera occasione di studio dedicata a questo artista – il cui nome al momento è forse noto solo ai conoscitori della gloriosa stagione dell’industria del Bijou di Casalmaggiore – che seppe elaborare uno stile autonomo e personale, ben riconoscibile all’interno della vasta, ma abbastanza standardizzata, produzione di materiali in metallo non prezioso della fabbrica casalese destinati alla vendita sui mercati di mezzo mondo.

Un’occasione per considerare anche quegli aspetti della sua opera riconducibili alla formazione milanese, all’attività artistica e professionale in ambito privato, ai suoi interessi e quindi alle ricadute estetiche che tali stimoli hanno prodotto più in generale sul suo lavoro. Una premessa su cui si basano le ragioni e l’opportunità del progetto è la documentata partecipazione di Paride Bini ai corsi della Scuola di Disegno “Giuseppe Bottoli”, un’istituzione cittadina che avrà un ruolo determinante nella formazione delle future figure impegnate nelle industrie artistiche locali (e non solo del bijou) e che fornirà gli strumenti necessari per permettere, per lo meno agli studenti più brillanti, l’apertura alle nuove forme del gusto e l’acquisizione delle basi essenziali per comprendere la grammatica dei vari stili decorativi.

Su questa formazione locale si innesta infatti il successivo apprendistato presso la ditta Johnson di Milano, azienda leader nel settore della medaglistica, e la frequenza dei corsi serali dell’Accademia di Brera, dove Paride Bini può prendere visione e trarre ispirazione dalla ricerca di Adolfo Wildt, che negli stessi anni era stato nominato sulla cattedra di Plastica e che costituirà un punto fermo nello sviluppo del suo linguaggio figurativo più indipendente dalle necessità di mercato: uno stile grafico, tagliente, sofferto.

Ciò che però forse stimola più di tutto ad intraprendere l’iniziativa è stata la segnalazione di una ricca e pregevole collezione di medaglie e altri manufatti plastici realizzata da Paride Bini, conservata dalla famiglia dell’artista e resa accessibile agli studi dopo un’opportuna opera di ripulitura e una – seppur ancora sommaria – sistemazione per argomenti e commissioni di lavoro.

Accanto a questa raccolta si è inoltre negli ultimi anni venuti a conoscenza di ulteriori materiali posseduti da privati e istituzioni; documenti, ancora tutti da vagliare, che vanno ad accrescere il catalogo delle opere censite e che gettano una nuova luce sull’eclettica produzione e sulla raffinata tecnica di lavoro esibita dall’artista.

Catalogo e curatela della mostra: Marco Orlandi

Catalogo Edizioni Biblioteca A.E. Mortara 2024 – Casalmaggiore; stampa Arti Grafiche Castello – Viadana
Progetto grafico a cura di Marco Visioli
Fotografie di Luigi Briselli

Con la sponsorizzazione di La Briantina SpA

Si ringraziano le Parrocchie di Santo Stefano e San Leonardo, la Chiesa B.V. Maria detta “Santuario della Fontana”, l’associazione Inventio, il Centro Psico Sociale di Casalmaggiore – ASST di Cremona e IAL (Innovazione – Apprendimento – Lavoro) sede di Viadana.

Sentiti ringraziamenti inoltre a: Carlo Beccari, Carlo e Paolo Beduschi, Daniela Bergamini, Maria Adelaide Donzelli, Elisabetta Ghidini, Gianantonio Poli, Giuseppe Romanetti, Valter Rosa, Don Claudio Rubagotti, Padre Francesco Serra, Paolo Zani e a tutto il personale della Biblioteca Civica Mortara di Casalmaggiore.

Informazioni generali

Paride Bini – incisore e medaglista (1907 – 1959)

Dal 26 ottobre al 31 dicembre 2024 – inaugurazione sabato 26 ottobre ore 15.30

Museo del Bijou – Casalmaggiore (CR)

Via Porzio 9, 26041 Casalmaggiore (CR) – nel centro storico, a pochi passi dalla centrale Piazza Garibaldi.
Orari di apertura: dal martedì al sabato: 10.00-12.00 / 15.00-18.00; domenica e festivi: 15.00- 19.00.
https://goo.gl/maps/ByM2uzZi4ebzWUHy7

Ingresso mostra e museo: intero € 3,00; ridotto € 2,50. Gratuito per le scolaresche, i possessori dell’Abbonamento Musei Lombardia e per tutti ogni prima domenica del mese (#domenicalmuseo).
Distanze: 25 km da Parma, 40 da Cremona e Mantova, 140 da Milano.
Telefono: 0375 284424 – web: www.museodelbijou.it ; Social: Facebook e Instagram

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