Cronaca

Velox, comune di Piadena Drizzona
corre ai ripari e valuta vie legali

Non sta a guardare il comune di Piadena Drizzona sul caso Velox: se n’era parlato in estate, quando diversi velox in tutta Italia, quattro dei quali afferenti l’unione della Polizia Locale Aci 12, erano stati posti sotto sequestro preventivo dal Gip del Tribunale di Cosenza, perché alcuni accertamenti avevano rivelato la non legittimità del sistema di misurazione della velocità.

Ci si aspettava la possibilità del dissequestro, come già era avvenuto in passato sempre contro la stessa ditta fornitrice, che nel frattempo attende per novembre la sentenza del ricorso in Cassazione. Ma la situazione è ancora la stessa di fine luglio in pratica.

Ecco allora che il comune intende muoversi anche per vie legali, se servirà, come ha confermato il sindaco Federica Ferrari rispondendo ai quesiti posti dal consigliere di minoranza, ed ex sindaco Matteo Guido Priori. Detto che il contratto di locazione è stato sospeso una decina di giorni fa, facendo seguito al blocco dei macchinari dopo il sequestro, l’amministrazione Ferrari vorrebbe ora intraprendere una causa per risarcimento danni.

Che sono sia d’immagine, ha detto Ferrari, sia economici, perché sarà anche vero che i velox servono per la sicurezza e non necessariamente per fare cassa (tesi sulla quale probabilmente non si andrà mai del tutto d’accordo tra le parti in gioco), ma è certo che nei bilanci di previsione alcuni introiti legati alle contravvenzioni vengono inseriti eccome.

Non è l’unica novità: se la partita legale si giocherà eventualmente in Tribunale, ecco che se ne gioca un’altra che prevede la scelta di un nuovo servizio, e un nuovo gestore, pronto a montare i suoi velox – stavolta a norma – sulle stesse arterie dove da ormai tre mesi quelli “fuori legge” non agiscono più.

G.G. 

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