Cronaca

Palazzo Abbaziale, la stanza rosa:
nuova meraviglia e restauro completo

Ha svelato nuove meraviglie il Palazzo Abbaziale di Casalmaggiore: ora il restauro è completato, con il corridoio e l’ultima stanza che ancora dovevano essere recuperate, grazie al lavoro dello Studio Blu di Castel Goffredo.

“Ci è stato chiesto – spiega Danielle Simon, restauratrice – di fare sondaggi approfonditi sulla stanza mancante e abbiamo scoperto questo colore che tendeva al rosa. Un colore che al parroco don Claudio Rubagotti è piaciuto molto: con entusiasmo ci ha chiesto di proseguire e abbiamo trovato un’intera stanza di questo colore, che peraltro è in una sorta di dialogo che con le stanze accanto, anche a livello cromatico. Abbiamo rinvenuto anche un camino e una porta murata, che abbiamo lasciato “segnata” per fare capire come doveva essere la struttura parecchi anni fa”.

E’ stato recuperato anche il corridoio. “C’era uno stemma ad una altezza molto bassa: di solito – spiega sempre Danielle Simon – questi stemmi spiccano sulla parete, perché devono essere visti. In realtà questo si trovava probabilmente vicino a una panca bassa, dato che il corridoio fungeva da sala d’attesa”.

“E’ emersa anche la presenza – aggiunge don Claudio – di una finta finestra, esattamente speculare alla vera finestra che guarda la cupola del Duomo. E’ un concetto molto barocco quelli degli elementi architettonico o decorativi che sono in dialogo tra loro”.

Finanziato in buona parte anche con le raccolte fondi ad hoc promosse nell’ultimo anno dai Lions Casalmaggiore, l’ultimo tratto di un percorso iniziato un paio di anni fa è finalmente completato. “Quello che è emerso è poco? A mio avviso no – spiega don Claudio -. Abbiamo ridato al Palazzo Abbaziale i suoi veri colori, che sono davvero splendidi, con stanze diverse l’una dall’altra ma in dialogo costante. Il restauro è, per me, ridare luce e colore. E qui ci siamo riusciti. Sono convinto che oggi osservare Palazzo Abbaziale significhi osservare qualcosa di diverso, che riempie il cuore”.

Primo test del nuovo Palazzo Abbaziale completamente recuperato sarà per la Fiera di San Carlo, con il secondo anno dell’esposizione artistica curata da Paride Pasquali. Se l’anno scorso il restauro era stato parziale, adesso è invece completo.

Di seguito il comunicato delle Parrocchie di Casalmaggiore in merito al termine del restauro: 

Venerdì 18 Ottobre si sono conclusi i restauri degli ultimi ambienti del Palazzo Abbaziale: il primo tratto del corridoio e la prima stanza collocata sulla sinistra del medesimo. L’intervento porta a compimento un gigantesco lavoro diretto da Stefano Busi e realizzato, per quanto riguarda la parte pittorica del Palazzo, da Fiorenza Ferrari e da Daniel Simon dello Studio Blu, sempre in stretto contatto con la Soprintendenza del Ministero della Cultura.

Il primo tratto del corridoio è emerso, dalla patina nocciola, con tutta la sua luminosità settecentesca. Nonostante le perdite è leggibile la progettata scenografia: finte finestre sono speculari a quelle vere creando un gioco di spazialità; il decoro delle finestre e delle porte con verdi veneziani, ocra e rosa; le architetture che dilatano porte e fondali di eventuali sedute. I risultati del restauro di questa prima parte del corridoio sono importanti perché permettono di leggere questo ambiente quale spazio di attesa per essere introdotti allo spazio interno che, come testimonia la porta centrale poi successivamente murata, era un ampio salone costituito dalle due sale interne, poi modificate in epoca neoclassica: la “sala del Cupido” , già restaurata nel 2022-23, e la “sala rosa”: l’ultima scoperta! Parliamo ora di quest’ultima.

Scialbando – ossia staccando con bisturi – la pellicola bianca del novecento, è emersa una decorazione che inscena uno spettacolare spazio rivestito di lastre rosacee sulle pareti e venature marmoree intorno alle finestre e sugli infissi delle porte. Emergendo anche il vuoto per un camino si è deciso, con la Soprintendenza, di collocare un camino di marmo rosa murato in un altro spazio dell’Oratorio: è possibile che in origine la “stanza rosa” fosse la sua ubicazione. il risultato è di una delicata e diffusa eleganza.

Terminati ora i restauri possiamo sognare sull’utilizzo del piano nobile del Palazzo Abbaziale. Al presente, a partire dal 27 Ottobre, è allestita una Mostra d’Arte Collettiva curata da Paride Pasquali: una felice occasione per incontrare opere di autori contemporanei e ammirare le novità scaturite dai restauri.

Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)

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