Politica

Asinari: "Tangenziale, Tibre è
alibi dei Governi per non fare"

Un problema condiviso e non più rinviabile. Da Casalmaggiore, teatro dell’ultimo incidente mortale, a San Giovanni in Croce, che ha pianto altre vittime, sempre lungo l’Asolana: una cittadina e un paese in espansione tagliati in due da un’arteria che porta 15-20mila mezzi al giorno praticamente in centro abitato, con pericolosità per l’utenza debole, problemi di inquinamento e non solo.

Anche il sindaco Pierguido Asinari fa il punto: lo incontriamo proprio vicino all’Asolana, nella piazza del paese, con alle spalle Villa Medici, per capire come questa arteria sia davvero parte (scomoda) del tessuto di San Giovanni in Croce.

“Si continua a parlare della tangenziale come opera compensativa della Tibre: io credo – spiega il sindaco – che questo sia un alibi di chi governa per non agire. E’ chiaro che oggi serve un’opera territoriale. Ossia che parta dal territorio e che veda un territorio unito, con i comuni che alzino la voce in modo univoco, perché se siamo in tanti, abbiamo più forza, decisamente. Il progetto che è stato portato in Regione Lombardia è valido, dobbiamo ora trovare i fondi al più presto e dobbiamo battere cassa come territorio”.

“Da parte nostra – ricorda Asinari – qualcosa abbiamo fatto, mettendo attraversamenti pedonali più sicuri e dissuasori per rallentare la velocità. Ma chiaramente questi sono palliativi, utili senza dubbio ma non risolutivi: sempre un grande intervento viabilistico e infrastrutturale”.

Giovanni Gardani

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