Cronaca

Scuola, caos segreterie: nel
casalasco vacanti 4 posti apicali

L’anno scolastico è iniziato da un mese ma sono ancora tanti i tasselli mancanti e non solo per la mancanza di docenti titolari in diverse discipline. La Uil Scuola parla di vero e proprio caos nelle segreterie, in regione Lombardia mancano oltre 700 assistenti amministrativi e 52 dirigenti (ex Dsga), figure indispensabili per mandare avanti la macchina burocratica degli istituti. In provincia di Cremona sono 5 i posti ancora vacanti: quattro a Casalmaggiore, negli istituti comprensivi Diotti e Marconi e all’Istituto superiore Romani; e poi all’IC Dedalo 2000 di Gussola e quello di Castelverde.

L’ufficio scolastico provinciale, ex Provveditorato, ha avviato l’interpello, ossia l’annuncio sul web per la ricerca di personale annuale, la scadenza di presentazione domande era il 13 ottobre. E proprio questo nuovo sistema di reclutamento, che le singole scuole adottano anche per il personale docente, è uno degli aspetti più critici segnalati dal sindacato, che ha decisamente peggiorato la già difficile situazione delle segreterie.

“La situazione anche a Cremona soffre delle mancanze da parte del Ministero – afferma Oreste Pegno, segretario provinciale Uil Scuola -. Mancano diversi docenti in tantissime classi di concorso, in tutti gli ordini di scuola; le segreterie sono oberate a produrre diversi interpelli per i docenti con la conseguenza che personale già risicato deve valutare migliaia di candidature in poche ore per assicurare alle classi i docenti. Il sistema delle Gps non ha funzionato, l’algoritmo ha causato molti errori. A ciò si aggiunga che sono anche in corso alcuni concorsi”.

Il concorso per gli ex Dsga che si è concluso ad agosto proprio per trovare e stabilizzare le figure apicali nelle segreterie, non ha dato l’esito sperato: “Ad oggi – continua il sindacalista –  il Ministero all’interno di quella graduatoria ha autorizzato meno della metà dei posti vacanti e  molte persone che hanno partecipato a quel concorso, amministrativi con notevole esperienza, vengono impegnate ad oggi con contratti di supplenza annuale e a volte senza nemmeno un contratto, con forti ripercussioni negative sulla loro retribuzione”.
Un  concorso atteso da diversi anni “ma che risulta fallimentare per tanti motivi: qui in Lombardia c’è il maggior numero di posti vacanti ma il ministero non ha autorizzato la copertura. Noi come Uil abbiamo chiesto un capovolgimento totale della situazione e un’attenzione che al momento non è ancora giunta”.

“Già nel mese di agosto – aggiunge il Segretario regionale Uil Scuola Abele Parente –  abbiamo denunciato le presunte difformità del nuovo contratto di lavoro relativo ai funzionari di Incarico di Elevata qualificazione (Eq) ex Dsga, soprattutto relative al periodo di prova, prorogato a sei mesi, e ai problemi relativi alle operazioni di mobilità. Le segreterie sono andate in difficoltà perché accade che ci possano essere due posti in attesa di copertura. E ciò mette in crisi il regolare servizio del personale destinatario di contratto”.

E tra gli altri problemi della scuola c’è, come ogni anno, quello degli insegnanti di sostegno: troppo pochi i posti messi a disposizione nelle scuole di abilitazione e questo determina un aumento delle supplenze, coperte da personale non specializzato. Per il sindacato occorrerebbe ampliare il numero di posti nelle scuole di specializzazione (a numero chiuso), ma c’è un elemento critico anche negli incarichi a tempo determinato: “Sempre più spesso – afferma Pegno – le persone rinunciano a spostarsi dal sud nei nostri territori a causa del costo della vita elevato.
Giuliana Biagi

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