Antica fornace emerge dagli scavi
per il raddoppio ferroviario
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Mentre i lavori per il raddopio ferroviario sulla linea Piadena-Mantova proseguono celermente, gli scavi hanno portato alla luce un’antica fornace per la produzione di laterizi risalente al periodo post-medievale. La scoperta è stata fatta degli archeologi della ditta AR/S Archeosistemi, incaricata del controllo archeologico durante le operazioni di cantiere, all’intersezione tra la ferrovia e il canale Dugale, alle porte di Piadena.
Sotto la supervisione della Soprintendenza di Cremona, Mantova e Lodi, la struttura è stata accuratamente pulita, documentata fotograficamente e rilevata. La fornace è caratterizzata da un vano di combustione che occupa un’area di ben sette metri per otto con pareti alte 1,40 metri, dotata di 3 prefurni, condotti lunghi 3 metri e larghi 0,75 dove veniva acceso il fuoco per portare il calore entro la camera di cottura, tramite i canali di irradiazione.
L’impianto sfruttava il terreno argilloso della zona per la produzione di mattoni. Sul sito sono stati rinvenuti sia esemplari integri, delle dimensioni di 30×16,30 centimetri, sia frammenti. Tracce di carbone e cenere lungo i prefurni e i canali testimoniano l’intensa attività produttiva dell’epoca. Completati gli studi e la documentazione, la Soprintendenza ha disposto la copertura del sito con geotessuto e terra per preservarlo.
Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha confermato il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio archeologico emerso durante la realizzazione delle infrastrutture ferroviarie nazionali. Anche per questo Italferr, società di ingegneria del Gruppo FS, si avvale di un team specializzato in archeologia preventiva per garantire la tutela dei beni culturali fin dalle prime fasi progettuali.
Sara Zammarini