Cronaca

L'omicidio nel garage,
il corpo occultato col fogliame

Un incontro, un garage, un giardino di una villetta abbandonata: il giallo che scuote la tranquillità di Viadana passa da questi tre momenti e luoghi. Il corpo di Maria Campai, 42enne rumena che viveva fino a pochi anni fa in Toscana e poi, dopo la fine del matrimonio si era trasferita a Parma dalla sorella, è stato ritrovato nel giardino, a una settimana esatta dalla denuncia di scomparsa.

Perché è passato così tanto? Perché la villetta è abbandonata, non ci vive nessuno da anni e il giardino non è ben visibile dall’esterno. Inoltre al giardino si può accedere da un passaggio posteriore, che è proprio vicino al garage, il luogo dove probabilmente l’omicidio di Maria è stato compiuto. Fermato con l’accusa di avere ucciso la donna è un 17enne viadanese, che aveva conosciuto Maria su un sito di incontri e aveva poi deciso di combinare un appuntamento.

Maria, un passato problematico ma anche la grande voglia di ripartire, aveva accettato, facendosi portare da Parma a Viadana dalla sorella, giovedì settembre nel tardo pomeriggio. Proprio la sorella sarebbe stata l’ultima a vedere Maria sparire affiancata da questo giovane. Da quanto emerge, ma i Carabinieri stanno ancora lavorando setacciando per trovare prove e indizi il giardino e pure il garage, Maria sarebbe stata colpita prima alla testa e poi strangolata.

A inasprire la posizione del minorenne almeno due particolari: i tabulati telefonici che certificano i contatti molto frequenti nelle ore precedenti la sparizione; e il fatto che la sorella di Maria, che nei giorni scorsi ha tappezzato Viadana di foto per chiedere aiuto nelle ricerche e che ha suonato a diversi campanelli, avrebbe riconosciuto, proprio in una di queste azioni il giovane come la persona, o comunque qualcuno di molto simile, a quella che si era allontanato con Maria una settimana prima. E poi ci sono le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, che confermano l’appuntamento.

Dopo l’interrogatorio in caserma il fermo è stato validato. E c’è un altro particolare: l’appartamento in cui il ragazzo vive con la famiglia sorge a pochi metri da via Monteverdi, dove il corpo di Maria è stato ritrovato dentro quella villetta abbandonata. A metà strada, quel garage…

Di seguito ecco il comunicato stampa dei Carabinieri di Viadana, pubblicato alle ore 13 di venerdì.

Dopo il rinvenimento, avvenuto ieri, del cadavere della 42enne, scomparsa una settimana fa a Viadana (MN), i Carabinieri della Compagnia di Viadana e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Mantova, a seguito delle prime risultanze investigative, sotto la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 17enne del luogo, ritenuto responsabile, in ipotesi accusatoria, di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.

I militari dell’Arma, a seguito della denuncia di scomparsa della donna, presentata venerdì scorso dalla sorella presso la Stazione Carabinieri di Viadana, avevano fin da subito attivato il piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse, avviando le ricerche a tappeto su tutta l’area, anche con l’ausilio di cani molecolari messi a disposizione dalla Protezione civile.  Ieri, a seguito anche dell’analisi delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza cittadino, e dopo aver sentito numerose persone, i Carabinieri hanno concentrato la loro attenzione su un ragazzo che, nella sera di giovedì 19, si sarebbe incontrato con la donna all’interno di un garage condominiale. Dagli accertamenti effettuati e secondo l’impostazione accusatoria che ha portato al provvedimento precautelare, in attesa della convalida del GIP, è proprio in quel luogo che si sarebbe consumato il delitto a opera del ragazzo, il quale successivamente avrebbe trasportato il corpo della donna, in un giardino di una limitrofa villetta disabitata, occultandolo con del fogliame presente.

Sono ancora in corso verifiche da parte dei Carabinieri sotto la direzione della Procura per i Minorenni, per accertare il movente e la completa dinamica dei fatti. Il medico legale, intervenuto sul luogo, ha proceduto alla prima ispezione esterna del cadavere, ma sarà il successivo esame autoptico a stabilire le esatte cause della morte. Il garage nel quale si sarebbe consumato il delitto è stato posto sotto sequestro.

È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione del fermo di indiziato di delitto, dopo la convalida, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)

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