Cronaca

Caso Zardi, "no all'archiviazione"
Udienza a novembre

Caso Zardi: fissata l’udienza nella quale la famiglia di Arianna, la 25enne di Casalbellotto trovata senza vita nell’ottobre del 2001 sotto un ponticello di Torricella del Pizzo, si opporrà alla richiesta di archiviazione del pm Andrea Figoni. L’udienza davanti al giudice è stata fissata per il 25 novembre. 

A 23 anni di distanza dalla morte di Arianna è difficile, se non impossibile, pensare che ci sia ancora uno spiraglio, visto il tempo trascorso, ma la famiglia della giovane, in particolare la sorella Sara, assistita dall’avvocato Giovanni Bertoletti, è convinta che “se si fosse davvero trattato di un incidente, restano degli elementi che sono del tutto estranei ad una caduta accidentale: la macchia di sangue sulla borsetta, un segno sul polso che non è compatibile con una caduta, un’impronta sul ginocchio che all’epoca fu attribuita ad un investimento, il reperto di Dna sugli slip. Tutte cose che non si spiegano”. “Siamo quindi convinti, aveva già spiegato l’avvocato Bertoletti, che qualcosa si possa ancora approfondire”.

Quella del pm è la seconda richiesta di archiviazione. Alla prima, Sara Zardi si era opposta, e il gip, nel settembre dell’anno scorso, aveva ordinato una proroga di sei mesi dell’indagine, focalizzando gli accertamenti sulle ultime ore di vita della ragazza e sulle dichiarazioni di alcuni dei testimoni già sentiti.

Ma non è emerso nulla di rilevante, e a quel punto il pm ha chiesto ancora la chiusura del caso. La famiglia, dopo averci pensato a lungo, non ci sta, e seppur ben consapevole delle difficoltà dovute al tempo trascorso, vorrebbe avere una ultima chance per riuscire a fugare i misteri che hanno avvolto la morte della ragazza, studentessa di Teologia, il cui corpo era stato riesumato nel 2016.

Sara Pizzorni

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