Politica

Elezioni provinciali, sinistra
spinge per Mariani. Destra divisa

Dopo che è fumata l’ipotesi della lista unica per le elezioni provinciali, dopo l’ultimo incontro di domenica sera tra centrodestra e centrosinistra, continua il dibattito sul piano politico.

Se dal centrodestra fanno sapere che è stata sprecata un’importante occasione, con temi che erano condivisibili per tutte le forze politiche, e ci sarebbe stata l’opportunità di trovare insieme una persona che potesse avere credibilità sia nei tavoli regionali che statali per portare a casa fondi per l’intera provincia, dal centrosinistra evidenziano che, nonostante il tentativo di trovare una candidatura unitaria, permane l’auspicio che lo aveva motivato: che si possa avviare una nuova fase dialettica e di confronto, basata sul reciproco rispetto delle istanze e sul riconoscimento della legittimità delle rispettive scelte politiche, immaginando che su partite territoriali sulle quali si è d’accordo, si possa lavorare senza il condizionamento degli steccati ideologici e partitici, ma dando priorità alle questioni strategiche per il futuro della nostra Provincia.

Tempo di riflessioni per entrambi i partiti, che entro la serata di martedì potrebbero chiudere la partita. E se nel centrosinistra sembra sempre più accreditata l’ipotesi di mettere come presidente Roberto Mariani, sindaco di Stagno Lombardo, da una parte del centrodestra la cosiddetta area popolare e moderata punterebbe su Gianni Rossoni, cremasco e sindaco di Offanengo e presidente dell’area omogena, incarichi per i quali si dovrebbe dimettere.

Una candidatura divisiva, che non sarebbe però accettata da quegli amministratori di centrodestra che governano da Cremona a Casalmaggiore, troppo di area cremasca fanno sapere, dunque ancora un centrodestra spaccato. Tempi stretti per le liste che dovranno essere depositate in Provincia il 9 settembre.

Silvia Galli

 

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