Fiera Grazie, lettera al Vescovo
Busca: "Un errore quella scelta"
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Torna a suscitare polemiche il Festival delle Grazie con la presenza dei madonnari da tutta Italia divenuta un appuntamento fisso ferragostano. A scrivere al Vescovo di Mantova monsignor Gianmarco Busca è l’associazione Rodomonte Gonzaga.
“Come cattolici cristiani siamo costretti a scrivere questa lettera aperta perché alcuni mesi prima del Festival di Grazie, che notoriamente si svolge il giorno dell’ Assunta, avevamo provato a sollecitarLa in diversi modi perché il tema imposto dagli organizzatori ci lasciava, a dir poco, perplessi. Come è noto la manifestazione si svolge sulla proprietà della Chiesa, ma purtroppo non abbiamo avuto risposte alle nostre domande, se si esclude quella, scocciata, con motivazione assolutamente confutabili, da Don, nonché architetto, Savoia”.
“Probabilmente – si legge nella lettera – ha pensato che non valeva la pena perdere del tempo con dei sempliciotti come noi. A Lei poniamo tre domande, oltre a quelli già inviate, che possono essere sintetizzate in tre parole come pietre miliari. 1^Parola: Dogma. 21 sono i principali Dogmi della Chiesa elaborati e discussi dai vescovi fin dall’ antichità. Il credente è obbligato ad accettarli. 2^ Parola: Tema. Ci sembra evidente che la scelta del “cosa dipingere” sia stata, da un lato, imposta dall’alto e con un argomento che si prestava, nell’ipotesi migliore, ad interpretazioni ambigue. 3^ Parola: Dottrina Cristiana Cattolica. Si tratta, come Lei ben saprà, dell’insieme degli insegnamenti professati dalla Chiesa cattolica”.
“Visti i lavori eseguiti sul sagrato del Santuario di Grazie – prosegue lo scritto – chiediamo al Vescovo di Mantova (che rappresenta l’apostolo) se autorizzando questi dipinti nel giorno importante per la Nostra Madre stia dicendo a noi cattolici cristiani che il Dogma dell’Assunta e sbagliato e che invece la Nostra Madre è passata dall’ Inferno poi dal Purgatorio prima di salire in Paradiso ? A questo punto bisognerebbe riscrivere la proclamazione data da papa Pio XII, anno santo, 1 novembre 1950, (Munificentissimus Deus): La Glorificazione di Maria con L’Assunzione al cielo in Anima e Corpo. Abbiamo questo dubbio perché il giorno della glorificazione della nostra Madre davanti al Santuario di Grazie è stato celebrato Dante Alighieri con la Divina Commedia, che si dibatte tra amore, politica, religione e fatti banalmente terrestri”.
“Lei, presentandosi sul sagrato, ha reso onore al festival su Dante, che pur mostrando mostri e dannati è stato trionfalisticamente amplificato dalla stampa, mentre l‘Assunta, nostra madre Maria, è stata relegata in un angolo. Per il futuro sarebbe interessante un confronto religioso-cattolico-cristiano, non assolutamente politico! A coloro che hanno dipinto sul piazzale del Santuario consigliamo umilmente senza voler essere saccenti e scusandoci in anticipo se creiamo disturbo alla vostra sensibilità, di provare a rivedere gli studi classici che sono fondamentali, non solo per conoscere la storia dell’arte, ma per comprendere le motivazioni che portano un artista ad operare”.
“Questo aspetto è di significativa rilevanza perché permette di evidenziare il cordone ombelicale che lega il passato ad un presente, che esiste e riesce ad esprimersi e a comunicare , proprio perché il passato è stato ed è fonte di ispirazione. Chi ama l’arte, libera la persona dai sui egoismi esibizionistici, che molto spesso si esprimono con cattiveria, invidie, rancori e ottusità, ma ha lo scopo con grande responsabilità di raggiunge l’altro facendosi portatore di emozioni, riflessioni e sereno confronto”.
“Sarebbe interessante comprendere – conclude la missiva – in che dimensione fosse chi ha dipinto a Grazie: umile ascolto riflessivo o presuntuoso egocentrismo? Infine cosa dire degli organizzatori, che gonfi di loro stessi sono stati graniticamente refrattari a qualsiasi forma di confronto? Quindi non ci rimane che aprire sconsolatamente le braccia, sospirando tristemente e sperare nel miracolo di un radicale cambiamento di rotta. Questa lettera a esclusivamente lo scopo di proporre una profonda e accurata riflessione. Grazie”.
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