Don Luigi Pisani saluta
la parrocchia di Bozzolo
Don Luigi Pisani ha utilizzato il bollettino parrocchiale per esprimere più liberamente il suo saluto alla comunità di Bozzolo, che il 15 settembre dovrà lasciare in conseguenza delle note e programmate decisioni diocesane. E le stesse espressioni stampate nell’edizione cartacea in edizione speciale le ha ripetute durante l’omelia di domenica in mezzo alla consueta Messa delle 10.
“Vorrei buttarla sul ridere ma non è cosi! (inizia con questa frase la manifestazione di sentimenti del sacerdote) Salutare prima di andarmene è sempre stato il momento più difficile della mia vita di prete. E c’è un perché Se si vuole che il prete non faccia una vita da impiegato, se viene sollecitato ,anche dallo stesso Papa Francesco, ad essere pastore e ad avere addosso l’odore delle pecore, un prete non può essere spostato come un impiegato da un ufficio all’altro come fosse la cosa più normale di questo mondo. E’ vero che anche lo spostamento fa parte della sua vocazione di pastore, ma ci sono anche le pecore legate al loro pastore, c’è un ovile che ovviamente si sente smarrito e c’è una strada percorsa insieme che viene interrotta. Qualcuno potrebbe avere qualcosa da ridire su queste mie affermazioni riferendosi al voto di obbedienza sottoscritto al momento della consacrazione. E allora come la mettiamo?
Per me non è così. Spostarsi, lasciare un paese non è una cosa facile e neppure semplice. E lo dico senza vergogna: a me dispiace tanto andarmene da Bozzolo. Così come ho sofferto molto il distacco da Dosolo e da Rivarolo del Re. Ogni distacco per me è una sofferenza profonda dell’anima. Perché per me fare il prete è amare la mia gente. E’ sentirla “mia”. Questo è il nucleo fondante del mio “essere prete”. Il prete non si sposa con una propria donna proprio per essere più libero di amare tutti. Me ne vado con tanta nostalgia: non è colpa di nessuno e non me la prendo con nessuno. Tantomeno con il mio Vescovo che ha fatto il suo “dovere” ma che è stato anche gentile nel volermi parlare a quattr’occhi prima di licenziarmi. E’ l’età che avanza a provocare tutto questo, anche se potevo andare avanti ancora qualche anno, permettendomelo la salute. Ritorno a San Martino mio paese natale dove ho imparato a fare il chierichetto, da cui poi è nata la mia vocazione. Cosa farò non è ancora chiaro. Mi è stato detto che dovrò rendermi disponibile a dare una mano nell’Unità pastorale di Gazzuolo, Commessaggio, Belforte e parrocchie limitrofe. Per cui non sono lontano e spero di poter ritornare ancora a celebrare nella bella chiesa di San Pietro in Bozzolo!”
Un lungo messaggio scritto sul bollettino che in prima pagina riportava anche il saluto del nuovo Parroco don Francesco Cortellini (in arrivo il 15 settembre) sintetizzato durante l’omelia a cui hanno fatto seguito i ringraziamenti da parte di alcuni parrocchiani e del Sindaco Giuseppe Torchio, che ha fatto dono a don Luigi e al vicario don Nicola un paio di preziosi volumi.
Don Luigi Pisani ha mantenuto per tutto il tempo un atteggiamento sobrio e misurato lasciandosi andare solo quando si è accinto a ringraziare i parrocchiani che lo hanno assistito e aiutato nella preparazione delle Sante Messe. In quel momento la sua voce si è incrinata rivelando una commozione e un dispiacere sino ad allora stretto dentro al suo cuore.
La comunità di Bozzolo perde un parroco don Luigi e un Vicario don Nicola sostituiti dal nuovo don Francesco che comunque si potrà avvalere di don Mario, don Marco e don Elio (Piccola Betania) oltre a Padre Vittorio Bongiovanni, presente in chiesa domenica e per tutto il tempo che i medici gli consiglieranno di attendere prima di rientrare in missione in Sierra Leone.
Ros Pis