Rinnovo della Provincia: tra gli
schieramenti prove di lista unica
Centrodestra e centrosinistra pronti a lavorare insieme con la stessa unità di intenti in previsione delle prossimi elezioni per il rinnovo dell’ente Provincia. Martedì sera per la prima volta gli esponenti politici dei due schieramenti si sono incontrati nella sede del Pd, di via Ippocastani. Un incontro tra tutte le forze delle due coalizioni: presenti Psi, Italia Viva, Azione e la lista civica Fare Nuova Cremona Attiva per il centrosinistra; centrodestra al gran completo con Lega cremonese e cremasca, Fratelli d’Italia, Udc e Forza Italia. Un incontro sì di conoscenza, ma per mettere delle basi al lavoro che attende la politica locale.
Clima distensivo quello di ieri sera, è emerso che serve responsabilità politica lasciando perdere gli interessi di bottega, con un percorso di fiducia reciproca soprattutto sulle prospettive future con il rilancio dell’ente a livello territoriale ma anche al di fuori del territorio, sui temi “caldi” dell’amministrazione provinciale tra cui infrastrutture, trasporti, ambiente, edifici scolastici, consapevoli tutti del fatto che a livello regionale e statale la Provincia di Cremona ha un peso inferiore rispetto ad altre province della regione, con i suoi circa 354mila abitanti. Consapevoli anche del fatto che le divisioni non portano a niente e le opportunità sono molte. E’ emerso quindi che se si gioca la carta dell’unità attraverso i tre consiglieri regionali e un senatore, peso e richieste negli incontri sia a livello regionale che statale potrebbero avere risultati diversi.
Non si è deciso chi andrà a ricoprire il ruolo di presidente della Provincia, nomi non ne sono stati fatti, obiettivo è quello di individuare una persona che sia rappresentativa di entrambi gli schieramenti, anche se Vittore Soldo, segretario provinciale del Pd, partito che esprime i sindaci dei due comuni maggiori, ha posto il tema dell’appartenenza politica del presidente. E viste le divisioni del centrodestra, ha proposto che la figura apicale dovrebbe essere di centrosinistra, pur con tutte quelle garanzie di unitarietà tanto auspicata durante l’incontro di ieri sera. Inoltre sempre Soldo ha chiesto che in Consiglio provinciale siedano i sindaci dei Comuni maggiori: dunque Andrea Virgilio sindaco di Cremona, Fabio Bergamaschi di Crema e Filippo Bongiovanni di Casalmaggiore o comunque dei loro rappresentanti. Nelle prossime ore è previsto un nuovo incontro, ristretto però ai soli segretari provinciali. D’altronde i tempi stringono e a meno che ci sia una proroga sulle elezioni, già il 9 settembre dovranno essere depositate le liste di presidente e candidati al consiglio provinciale per la raccolta firme.
Silvia Galli