Il grazie di Piadena Drizzona a
Orsoni: "Esempio di abnegazione"
Per sua stessa ammissione la gara di Parigi non è stata la sua miglior performance, lontana all’incirca 5 minuti dal primato personale. Ma per Riccardo Orsoni a Piadena Drizzona è stata festa ugualmente, perché il marciatore di casa ha portato per la prima volta il comune casalasco a varcare la soglia olimpica. Ecco perché Parigi resterà comunque un grandissimo ricordo, per Orsoni, esordiente alle Olimpiadi, e per la sua comunità.
Sabato mattina Riccardo, classe 2000, oggi alle Fiamme Gialle e cresciuto nel Cus Parma dopo essere stato scoperto da Giangiacomo Contini durante un campionato studentesco, è stato ricevuto dal sindaco Federica Ferrari, dall’assessore allo Sport Andrea Volpi, da Carlo Stassano presidente Interflumina e da altri componenti di giunta e consiglio. Oltre ovviamente alla sua famiglia, che era a Parigi con lui. Un incontro volutamente non troppo pubblicizzato, perché una festa a livello pubblico si terrà non appena Orsoni rientrerà dalle meritate ferie.
“Parigi è stata una magia, un percorso iconico – ha detto Orsoni nell’intervista a Cremona 1 – tanto è vero che, una volta tagliato il traguardo, mi sono girato per gustarmi la Torre Eiffel e fotografare quell’attimo nella mia testa. E’ stata una grande emozione che porterò sempre con me. La gara non è stata perfetta dal punto di vista tecnico, io peraltro sono più portato per la 35 km che però alle Olimpiadi non c’è, ma credo di avere tempo per rifarmi. E sono contento che Piadena Drizzona abbia voluto ringraziarmi comunque, perché io stesso sono grato al mio paese dove tuttora, quando non sono a Sesto San Giovanni, mi alleno”.
Da Federica Ferrari e Andrea Volpi un grande plauso a Orsoni “perché è un ragazzo che, al di là della forza come atleta, è sempre stato un esempio di abnegazione: lo sport che pratica è faticosissimo, ma lui non ha mai mollato ed è arrivato molto lontano. Ed il suo viaggio è appena cominciato”.
Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)