Sport

Karate, Chiavazzoli: "Un Maestro
ti mostra il Tuo valore non il suo"

Il suo è da sempre un modo diverso di intendere l’arte marziale. Lontano dalla competizione in senso stretto, molto più attaccato ad un modello legato al ruolo educativo, sociale, di crescita personale. Prima dell’atleta viene l’uomo (o la donna), e se pur l’atleta non arriva val la pena lavorare per crescere e far crescere la persona che hai di fronte. Un Maestro – se è tale – deve far emergere quello che sei.

Vittorio Chiavazzoli, da quando lo conosciamo, ha avuto sempre questa maniera di porsi. Una scelta controcorrente (non rispetto a tutti, il mantovano/cremonese ha grandi Maestri di karate e di arti marziali in genere con un pensiero simile). Questione di scelte, tutte plausibili, nessuna esclusa.

E’ stato proprio Vittorio Chiavazzoli ad avviare, con un pensiero dei suoi, un ragionamento sul modo di intendere lo sport, e l’arte marziale in genere. Un pensiero con una profonda conclusione.

Ogni tanto – sottolinea Vittorio – si legge di qualcuno che scrive, erroneamente, che è indispensabile essere laureati in Scienze Motorie per insegnare l’arte del Karate, ma questo non corrisponde al vero, non sta scritto da nessuna parte.

Sicuramente tale laurea può essere un valore aggiunto, ma altrettanto importante, e questo si che sta scritto ed è obbligatorio, è essere un Maestro di Karate formato con il conseguimento della qualifica per l’insegnamento rilasciato da organi preposti e competenti, essere aperti mentalmente, inoltre, essere sempre pronti a rinnovarsi e ad aggiornarsi, con la consapevolezza dell’importanza soprattutto educativa e formativa di chi opera con il settore giovanile.

Ciò che deve contare maggiormente, in ogni settore, è che un vero Maestro, ti mostra il Tuo valore, non il suo“.

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