Pomponesco, Renato Bottesini,
50 anni di lavoro e di successi
Come ben si sa, la vita è costellata da contrasti, situazioni difficili e rinunce. Ma anche di grandissime soddisfazioni, obiettivi prestabiliti e traguardi raggiunti. Ed è proprio un traguardo raggiunto che è stato festeggiato nella serata di domenica 7 luglio presso Villa Cantoni Marca a Vigoreto di Sabbioneta.
Un Renato Bottesini stupito e visibilmente emozionato, varcando la soglia della location, si è imbattuto in un muro di quasi 300 invitati che l’hanno accolto con grande festa e ammirazioni per aver toccato quest’anno l’anniversario di 50 anni di attività di movimento terra e demolizioni.
Come in un fiume in piena è stato preso da parenti stretti ed amici cari e portato al centro della festa, passando in mezzo ad un giardino elegantissimo di fiori dove si ergeva un’appariscente struttura ad arco di palloni di color rosso-grigio-nero al fianco della sua SF90 appena arrivata, anch’essa immersa nei medesimi palloni tanto da completare la composizione, il tutto preparato con cura meticolosa dalle event-planner “La ciliegina sulla torta” di Tania Nonni ed Eleonora Gerundo.
Renato Bottesini è stato poi portato al centro della scena, in mezzo ai tavoli dove gli invitati hanno potuto sedersi e consumare un lauto banchetto fatto a buffet e tappi stappati di vino bianco, il tutto preparato con cura dai gestori e personale della Villa.
Tra gli invitati da segnalare la presenza di Giuseppe Baruffaldi, sindaco di Pomponesco, e di Luigi Frati, fondatore e titolare del Gruppo Frati di Pomponesco.
A fare da sottofondo c’era la musica con dj Leonardo Marko Restieri, il quale ha aperto le danze al festeggiato con un famoso brano di Mina, appunto “Renato”. Renato non si è fermato nemmeno quella sera. E’ passato di tavolo in tavolo a ringraziare della gradita sorpresa, strappare abbracci e a conversare con gli amici più intimi.
Non è mancato il momento dei regali dove addirittura gli è stato omaggiato da un suo carissimo amico, Enzo Ferretti, noto artista di Villa Argine di Cadelbosco Sopra (Re), un quadro raffigurate il cavallino rampante della nota casa di Maranello, insieme a Renato ed a una delle sue auto da gara, il tutto fatto a mano ad olio su tela leonardesca – cm 50×70.
La serata è proseguita mostrando un video proiettato su telo dei passaggi della sua vita, dall’infanzia in casa con genitori e sorelle, ai momenti felici con sua moglie, alla passione rossa che lo lega alla sua Ferrari, ma soprattutto alla nascita e al cammino della sua importante attività a cui ha dedicato tutto della sua vita; nello specifico di quando agli inizi non possedeva nient’altro che una terna, cercando di sfruttarla il più possibile per ogni tipo di scavo.
Da lì ha iniziato poi ad espandersi fondando la sua base aziendale presso le terre acquistate dai suoi stessi genitori a Banzuolo, ed investendo in macchine ed attrezzature professionali che lo hanno aiutato nel lavoro di scavi, demolizioni e movimento terra fino ad oggi, consacrando dopo ben 50 anni la sua attività in un impero di grande considerazione nella Bassa Padana.
Il filmato è stato ideato e creato da Luca Motusi, genero di Renato Bottesini. Non sono mancati inoltre momenti e discorsi di alcuni partecipanti che hanno emozionato gli occhi e le menti di tutti gli invitati. La serata è andata concludendosi con il classico taglio della torta davanti ad un’esplosione di fuochi d’artificio, e con l’esibizione della band “Finkedura” che ha fatto ballare sia grandi che piccini sulle note rock & dance dei mitici anni ‘80.
Un’impresa titanica che la figlia Simona (aiutata dal fratello Moreno e dal compagno Luca) si è messa sulle spalle già da mesi prima per organizzare tutto nei minimi dettagli, dalla location, agli inviti, alla preparazione delle grafiche, all’organizzazione musicale ed ai gadget che venivano dati a fine serata a tutti gli invitati comprensivi di borraccia, agenda e borsa con logo dell’anniversario e qualche frase d’impatto stampata del vulcanico Renato.
Insomma che dire? Renato é la prova vivente che qualsiasi sogno, se perseguito e coltivato, non senza fatica e sudore, può essere raggiunto. Ed è una lezione potente, che col suo anniversario ha dato a ciascuna generazione presente.
Ma Renato non si fermerà qui. Certo, il traguardo dei 50 è arrivato, ma sembra che ancora abbia voglia di fare tanta strada…
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