Cronaca

Grave guasto alla rete idrica,
Rivarolo e frazioni senz'acqua

E’ molto preoccupato il sindaco di Rivarolo del Re Luca Zanichelli perchè la situazione per il suo comune comincia a farsi più che pesante. Da ieri mattina alle 5 il comune e le sue frazioni (“Tutte, anche Breda…” ci spiega) sono senz’acqua. Un guasto che pure a detta dei tecnici di Padania Acque in un primo momento avrebbe dovuto risolversi in un paio d’ore. Non è stato così.

Il punto esatto del guasto sembrerebbe essere stato individuato in una capezzagna dietro gli stabilimenti del Consorzio Casalasco del Pomodoro, dove passa uno dei tubi principali della condotta che serve l’area comunale. Padania ha mandato i propri tecnici e gli operai che ieri sono stati impegnati dalla mattinata sino alle 22, per poi riprendere nella prima mattinata di oggi. Al guasto però, almeno sino alle 11.30, non si era ancora posto rimedio.

“Chiamo i tecnici di Padania spesso, e mi dicono che dovrebbero risolvere la questione in poco tempo, ma ancora siamo qui – prosegue il primo cittadino Luca Zanichelli – e sono preoccupato per i cittadini e mobilitato già da ieri a far portare acqua agli anziani e fragili. Seguo i lavori costantemente con continua interazione con gli ingegneri di Padania”.

Se nelle aree più rurali i pozzi aiutano ad affrontare la questione, così non è purtroppo soprattutto in città e nelle aree urbane. Si naviga al momento a vista cercando di far fronte personalmente alle situazioni di più grave disagio. Per il resto sono gli stessi residenti che si mobilitano andando ad approvvigionarsi nell’area della Fonte Riva-Rolo e in piazza dove la stessa Padania Acque si è presa carico della distribuzione dell’Acqua. Le esigenze però sono tante e di certo l’opprimente canicola estiva non aiuta.

Chi ha potuto è andato tra ieri e oggi a riempire taniche anche nei comuni limitrofi.

Glissa, molto sinceramente, il primo cittadino sui tempi di risoluzione del problema: “I tempi di intervento e di risoluzione del problema? Diciamo che non sono ancora noti. Siamo ancora qui, e la situazione si fa sempre più preoccupante…”

N.C.

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