Laboratorio Comune, nel bollettino
il dialogo vero immaginario sul TAO
Che volessero gestire in maniera originale e diversa – il che non toglie nulla alla veridicità e alla franchezza delle questioni che si affrontano – le questioni del territorio lo si poteva intuire già dagli esordi ufficiosi di presentazione, in quella piazza Turati che aveva visto la nascita (almeno per i media) di Laboratorio Comune. Già dalle facce, già dallo spessore delle persone coinvolte e dal loro modo di porsi, personalmente, nei confronti di accadimenti e persone.
Lo avevano sottolineato più volte che a prescindere dalle elezioni, a prescindere dalle vicissitudini sulla mancata presentazione della lista, nulla avrebbe inficiato un lavoro che li avrebbe coinvolti nei mesi e negli anni a venire. E così per il momento é.
Sono partiti, e ieri è stato reso pubblico il primo numero di – Testimoni Oculari -, bollettino informativo a cura di Laboratorio Comune (in collaborazione con Rive Gauche). In questo numero – argomento purtroppo di scottante attualità – si parla di TAO (Terapia Anticoagulante Orale) dell’ospedale Oglio Po. E lo si fa in maniera diversa dalla forma articolo, immaginando un dialogo immaginario tra un anziano utente del servizio e un operatore dello stesso servizio. Un dialogo immaginario ma non troppo, perché prende fermamente spunto dalla realtà. Che è purtroppo quella del dialogo.
Nel dialogo viene affrontata la questione di un servizio che – stando così le cose – perderà il medico in servizio e costringerà chi ha necessità di usufruire del servizio a Cremona. Difficile pensare che anziani senza accompagnatori possano provvedere da soli. Al termine del racconto di semifantasia veritiera un appello a chi di dovere affinché si possa davvero fare in m,odo che l’epilogo non sia quello di Testimoni Oculari. Una maniera ferma ma costruttiva di porsi. Che magari riuscirà a portare un qualche frutto…
N.C.