RSA Viadana, ore di fuoco. Mozzi
minaccia il ricorso al prefetto...
La polemica su Claudio Formici, presidente della RSA di Viadana e di Pomponesco va avanti – e nonostante tutto. I familiari degli ospiti di Viadana avevano cercato di gettare acqua sul fuoco con un documento in cui esprimevano comunque fiducia in Formici e nelle sue capacità operative, anteponendo tutte le questioni di natura tecnico/amministrativa al benessere degli ospiti. Ma ieri il consigliere di Viadana Democratica Daniele Mozzi ha fatto il punto, chiarendo che la questione andrà avanti. Questo il comunicato stampa diffuso questa mattina.
“Attraverso il presente testo per informarVi che ieri pomeriggio ho incontrato la Responsabile Anticorruzione del Comune di Viadana, dott.ssa Sabina Candela (che riveste inoltre il ruolo di Segretario Comunale), la quale dovrà esprimersi in merito al conflitto di interessi che è stato sollevato nei confronti del Presidente della RSA Claudio Formici ed in merito alle sue dichiarazioni mendaci all’atto di insediamento.
La dichiarazione mendace è condizione normativa per la revoca dell’incarico, il Responsabile Anticorruzione in questo senso non avrà molti margini di manovra. La questione è stata sollevata dalle minoranze consigliari non per un pregiudizio politico o personale nei confronti di Formici ma perché è nell’interesse del buon andamento e del buon funzionamento di una casa di riposo, evitare che il Presidente debba dividere il proprio tempo con un altra struttura. Inoltre un conflitto di interessi così strutturale, impedisce di poter agire con una certa serenità.
- Come può un Presidente di una casa di riposo vista la carenza di infermieri della struttura cercare di assumere il più possibile se ha la stessa necessità anche presso la casa di Riposo di Pomponesco?
- Come può lo stesso Formici rispettare gli impegni legati alla privacy degli ospiti e della Rsa viadanese se è in carica in due strutture diverse e in concorrenza?
- Come potrebbe Formici ricercare, donazioni, o partecipare a bandi di finanziamento se è chiamato a fare altrettanto con la struttura di Pomponesco?
- Quanto tempo settimanale l’attuale Presidente può dedicare alla struttura Viadanese se deve adempiere in egual misura agli impegni della RSA di Pomponesco?
Formici nel frattempo avrebbe dovuto almeno rassegnare le dimissioni dalla carica di Presidente della Fondazione di Pomponesco, il nostro atteggiamento è stato corretto sin dal principio. Abbiamo comunicato al Vice Presidente Soncini sin dalla data di insediamento del CDA che avremmo contestato la nomina dell’attuale Presidente.
Ricordiamo che senza le minoranze consigliari oggi il comitato dei parenti non avrebbe un rappresentante all’Interno del CDA della Fondazione Grassi, questa apertura nei loro confronti a dimostrazione del fatto che non abbiamo agito per interessi di partito.
Quindi il comitato dei parenti ha un riferimento all’interno del CDA, che è il Vice Presidente, il quale essendo stato indicato dalle minoranze avrebbe avuto l’onere amministrativo di condividere e sollevare il problema, studiarlo, comprenderlo. Noi come minoranze gli abbiamo lasciato una certa libertà di fare in questo senso. La legittimità della nomina, il conflitto di interesse strutturale di Formici sono questioni concrete, reali che incideranno sulla RSA Grassi.
Le minoranze consigliari hanno già dato ampia rappresentanza al comitato, e devono rispondere in primis ai viadanesi tutti. Adesso è Soncini che dovrebbe tenere in considerazione un onere di mandato, non sono le minoranze che hanno ulteriori oneri nei confronti del comitato. Le questioni sollevate hanno una concretezza amministrativa, non sono polemiche.
Per concludere, nel caso in cui la Responsabile Anticorruzione del Comune di Viadana dovesse soprassedere rispetto al riconoscimento della dichiarazione mendace di Formici, e nel caso in cui Formici non si ravvedesse, non esiteremo nel presentare le nostre rimostranze all’Anac, al Prefetto di Mantova e alla Prefettura di Milano in cui ha sede l’albo dei segretari comunali.
Nell’incontro di ieri avuto in Comune alle ore 15 sono stati ribaditi questi concetti. Da parte sua la dott.ssa Candela si è impegnata a rispondere entro sabato prossimo alla nostra istanza di Revoca. Il rispetto delle regole per quanto ci riguarda è nell’interesse della Fondazione Grassi e di tutti i cittadini viadanesi con comitati compresi“.
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