Lavori del raddoppio non a regola
d'arte: gli agricoltori senz'acqua
Effetti collaterali dei lavori del raddoppio ferroviario: o meglio, effetti collaterali che si hanno quando un lavoro non viene eseguito a regola d’arte. E così, per quattro giorni, alcuni agricoltori delle frazioni di Piadena Drizzona, in particolare tra San Paolo e Castelfranco d’Oglio, sono rimasti senza acqua proprio in una stagione, l’estate, in cui l’irrigazione è indispensabile per poter portare avanti le coltivazioni in modo regolare.
Ma cosa c’entrano i lavori del raddoppio? E’ presto detto: per passare nella zona interna che costeggia la strada che porta a Bozzolo, i mezzi adibiti ai lavori hanno dovuto solcare alcuni canali di irrigazione. E per farlo li hanno solcati con struttura realizzate per l’occasione ma evidentemente non al meglio. E’ bastato un fortunale, lo scorso weekend, per riempire quei canali di foglie e terriccio e dunque per bloccare il flusso dell’acqua.
Già questo crea disagio, ma anche il successivo tentativo di migliorare le cose, le ha in realtà peggiorate. E’ stato infatti alimentato il bypass che scarica l’acqua nel Delmona, ma in questo modo, se è vero che in poche ore l’acqua è tornata a circolare, è altrettanto vero che non lo ha fatto nei canali chiusi e così diversi appezzamenti di terreno e diverse aziende agricole della zona di San Paolo e Castelfranco sono rimaste prive di acqua per quattro giorni.
Fino a quando finalmente il Consorzio Dunas non ha preso in mano la situazione (pare dietro la minaccia di una denuncia per interruzione di pubblico servizio) chiedendo che gli operai ripristinassero lo status quo e dunque riaprissero il canale chiuso, il Cavo Magio, da detriti e fogliame. Alla fine problema risolto, ma che fatica…
G.G.