RACCONTI: I fiori
di Vittorina Sarzi

Da Piadena ospitiamo oggi Vittorina Sarzi. E apriamo anche alla poesia. E’ – in fondo – un racconto anche la poesia, una narrazione che qualche volta tocca le corde del sublime. E’ – se ci pensate – solo una questione di forma. Lasciamn a lei l’onere e l’onore di raccontarci chi é. Questa

È  un bel sabato di sole, La vita corre con tutti i suoi pericoli ed incertezze, ma mi rende felice potervi inviare questi due semplici poesie, mi mette in soggezione questa immensa parola, ogni tanto preferisco parlare di pensieri liberi, non solo perché scritti immediatamente, ma anche perché- amo crederlo – portano liberta’…  nella visione delle nostre esperienze, del mondo! Ho 72 anni, abito A Piadena, fortuna ha voluto che dopo il lavoro, mi riappropriassi di un grande Amore: letteratura e Poesia.  Quando per la prima volta, da un libro di lettura modestissimo, in seconda elementare, trovai pochi versi di Garcia Lorca, dedicata ai bambini che escono , con ritrovata felicità,  dalla scuola , rimasi, per sempre, estasiata  dalla possibilità di raccontare le cose e le emozioni, in un modo diverso, con le emozioni appunto…

Non si possiede
alcuna rosa
se non quando
la vela del tuo sguardo
avrà superato l’ indolenza
del vento,
e vinto
mari procellosi,
e perso i capricci
Della bussola
Nella tempesta e sui fondali…
Non si possiede
rosa alcuna,
sino a quando
non avrai perdonato
il tuo cuore di spine…

MAGGIO AVRA’ UN FIORE
Da lunghi giorni,
Da lungo tempo,
il bocciolo
è rimasto un bocciolo
Dal cuore duro….
Ha pianto grosse lacrime
di bufere,
ha fissato recinti
Intorno all’ anima,
Ha fermato corse di vento,
Ha avuto l’ Ingordigia
Di un camaleonte
Imitando la notte,
Il calpestio dei versi
e una civetta..
Ha sperperato sogni,
Ha chiesto
” madre consigliami il meglio ”
Alla rosa li accanto
Diaccia
Frastornata…..
Da lungo tempo
Il bocciolo,
è rimasto un bocciolo,
Il cuore stretto
Per abituarsi al sole,
e si è scolpito
L’ incantesimo di un tempo
a fior di labbra…..