Cronaca

Nuovo ponte, progetto in autunno
(in ritardo). Ma enti rassicurano

Si chiama “ritardo attivo”. Per gli ottimisti significa che si sta comunque lavorando intensamente per recuperare il tempo perduto; per i pessimisti o gli scettici, invece, che i tempi non sono stati rispettati e che, per certi versi, si andrà pure oltre. In effetti sarà così, dato che la nuova scadenza per presentare il progetto del nuovo ponte di Casalmaggiore-Colorno passa in autunno, quando in realtà era stata inizialmente fissata a fine giugno o inizio luglio.

E’ questa la novità principale emersa giovedì nella sede della Provincia di Parma dall’incontro al quale hanno partecipato, oltre all’ente ducale, i sindaci di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni e di Colorno Christian Stocchi, una delle due ditte che deve realizzare il progetto (la Enser di Faenza), i rappresentanti di Anas e, per il Comitato Treno Ponte Tangenziale, il vicepresidente Fausto Salvini e Stefano Prandini.

In buona sostanza, è stato spiegato che determinati saggi (ossia indagini conoscitive che si svolgono nel caso specifico in alveo) non sono stati effettuati perché occorreva aspettare situazioni migliori dal punto di vista meteorologico e ambientale. Per questo i saggi verranno svolti nelle prossime settimane. A questo si aggiungano altri passaggi che fanno dilatare i tempi di consegna del progetto, appunto, fino al prossimo autunno.

La buona notizia è che si è certamente lavorato, dato che sono state presentate alcune migliorie al progetto preliminare (ad esempio in alveo di pensa di inserire una sola pila anziché tre, più altre modifiche comunque non sostanziali), passaggi che dovranno poi essere analizzati sia dalla Provincia di Parma che da Anas. Si pensa anche ad un modo per rendere meno impattante la discesa del ponte nella parte casalese, ossia su suolo cremonese.

Altra novità positiva è che il ponte vecchio regge bene l’urto, non avendo sin qui rivelato alcun problema col sistema di monitoraggio piazzato dall’Università degli Studi di Parma, nonostante il timore sollevato da più parti anche per il modo in cui diversi mezzi pesanti passano, senza rispettare i limiti, sul manufatto.

Ora la speranza è che questo ritardo sia contenuto e che soprattutto non dia spazio ad altri prolungamenti: anche per questo motivo la Provincia di Parma sta lavorando in parallelo, portando avanti le pratiche burocratiche per il passaggio di tutta la partita, quando diverrà esecutiva, ad Anas che appalterà poi i lavori.

Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)

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