Giunta camerale: l'accordo
Cremona-Pavia sgradito a Mantova
Settimana decisiva per le categorie economiche di Pavia, Cremona e Mantova, per definire i membri della nuova Giunta della Camera di Commercio che verrà nominata presumibilmente a metà ottobre, dopo l’insediamento del consiglio camerale.
La ripartizione su cui le associazioni di commercio, industria e artigianato stanno lavorando prevede allo stato attuale quattro posti assegnati a Pavia, e due ciascuno a Cremona e Mantova. Non è un mistero che Mantova puntasse invece ad avere tre consiglieri. Cremona, salvo sorprese dell’ultima ora, esprimerà il presidente, nella persona di Giandomenico Auricchio, e il consigliere Marcello Parma, presidente di Cna Cremona, che ha dato la propria disponibilità, in un gioco di delicati equilibri tra categorie economiche e territori.
“Quello che posso dire è che le associazioni datoriali sono compatte a favore del territorio a prescindere dalle proprie categorie. Al netto di alcune assenze nell’incontro che abbiamo avuto a Cremona la settimana scorsa, il territorio cremonese si è presentato compatto”, afferma Parma, precisando che l’incontro è stato voluto da Assieme, il raggruppamento delle associazioni di categoria di industria, commercio e artigianato.
“Siamo comunque in una fase di work in progress – aggiunge – perchè rispetto al protocollo inviato a tutti, che prevede 4 membri di giunta per Pavia e due ciascuno per Cremona e Mantova, siamo ancora nella fase di ricezione dati. Entro domani o dopodomani dovrebbero arrivare i risultati dei voti di tutte le associazioni, quindi ci sarà il passaggio della raccolta della documentazione che comprovi la validità dei nominativi”.
Per Parma, segnali positivi sulla ripartizione dei posti in Giunta, arrivano anche da Mantova: “Io ho sentito buonsenso da parte di tutti i rappresentanti datoriali, perchè il principio di democrazia, che è elemento principe, deve essere il faro per tutti quanti. L’ho riscontrato da parte di tutti, ognuno con le proprie difficoltà anche in casa propria, ma credo – e lo dico con ottimismo – che arriveremo a determinare con il migliore equilibrio possibile la gestione di questo accorpamento”.
Dunque un ottimismo che però, almeno fino a qualche giorno fa, doveva fare i conti con gli umori dei cugini mantovani, non proprio allineati. Come riportava domenica la Gazzetta di Mantova, “pareva che l’accordo raggiunto nei mesi scorsi sulla spartizione degli otto posti nella giunta camerale fosse solido, ma non è così. Le forze economiche di Pavia e Cremona sembrano, infatti, decise ad allearsi contro Mantova per strapparle un posto nella giunta”. E ancora: “Le voci sull’intesa non hanno fatto piacere ai mantovani, pronti a dare battaglia. Ciò avverrà nell’incontro a tre, l’ultimo e decisivo, che si terrà la settimana entrante in una sede ancora da decidere. Lì i mantovani sono intenzionati a far sentire la loro voce fino a mettere in discussione l’alleanza a tre, puntando soprattutto sugli accordi trasversali che ciascuna categoria avrebbe intessuto in questi mesi. I giochi, dunque, sono ancora aperti”. gb