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La prima di Orsoni, la terza di
Desalu: Casalasco si prende Parigi

La prima volta di Riccardo Orsoni, la terza di Fausto Eseosa Desalu: lo sport casalasco esulta leggendo le convocazioni del Ct dell’atletica leggera Di Mulo per le Olimpiadi di Parigi 2024. Se la qualificazione e la convocazione di Orsoni era nell’aria, su Desalu c’era qualche incertezza in più ma l’ultima medaglia d’oro conquistata agli Italiani ha convinto il Ct a convocare il velocista cresciuto con l’Atletica Interflumina.

Per Orsoni, classe 2000 di Piadena Drizzona, ci sono l’emozione e l’orgoglio della prima volta. “Ogni passo di marcia fatto nella mia vita – ha scritto il marciatore casalasco – è stato fatto sognando questo evento e quello che provo è assolutamente indescrivibile. É un privilegio poter vivere tutte queste emozioni e poterle condividere con le persone che più ho nel cuore. Non riesco a mettere per iscritto quanto io sia felice di partecipare ai Giochi Olimpici in questo preciso momento della mia vita, perché arrivano quando sento che posso dare a questa esperienza quella che ad oggi è la parte migliore di me. Parigi significherà molte cose, e io voglio essere pronto a tutte, perché rappresentare l’Italia nella competizione sportiva più importante del mondo è un vero onore, che sento nel profondo. Visto che questo non é un punto di arrivo, mi riservo i ringraziamenti nel dettaglio per il post gara, anche se ci tengo veramente a citare tutta la mia famiglia, che ci ha creduto con me dal primo metro, il mio allenatore Alessandro Gandellini, tu CCris, e il mio gruppo sportivo, le Fiamme Gialle, perché questi non sono mai traguardi individuali”.

Desalu si era lasciato andare a un post polemico dopo la vittoria sui 200 metri, scrivendo “Adoro quando mi considerano fuori dai giochi”. Oggi invece il suo commento è più istituzionale: “Sono felice e onorato di poter rappresentare l’Italia di nuovo in quella che sarà la mia terza Olimpiade. Ed ora al lavoro, il sogno è appena iniziato!!!”. Desalu correrà i 200 metri e potrebbe alla fine essere inserito anche nella 4×100.

Giovanni Gardani

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