Comitato TPT, allarme sul nuovo
Ponte Po: "Colpevoli ritardi..."
Il Comitato Treno Ponte Tangenziale torna a farsi sentire forte. Serve dare una sveglia, e forse ormai non servirà neppure. Se i tempi di realizzazione del nuovo manufatto che dovrebbe sostituire il vecchio saranno quelli di altri ponti, tra cinque anni ci ritroveremmo nella stessa drammatica situazione di cinque anni fa, con un ponte chiuso per raggiunti limiti di età e l’attesa della realizzaione di quello nuovo. Perché come ben spiega l’avvocato Paolo Antonini, presidente del Comitato, al di là delle parole, siamo ben indietro da quella concretezza che servirebbe. Quantomeno a partire.
Cinque anni sono nulla se si pensa a un lavoro di questa portata, passano alla svelta e l’impressione che si ha è quella che ri arriverà ai giorni del requiem tecnico di ponte po senza averne uno di riserva. Aggiunti a questo, e forse a conferma di un controllo non ottimale del manufatto, l’impossibilità di accesso, come sottolinea il Comitato, ai dati su velocità e peso.
Era il 5 giugno del 2019 quando tutto il territorio, dopo anni di estrema sofferenza, tirò un sospiro di sollievo, non senza aver pagato un prezzo altissimo. Economia, lavoro, collegamenti, affetti. Fu davvero dura. E lo spettro di un 2029 (se i dati sono solo confermati) di sofferenza permane intatto.
“Il 21 ottobre 2023 in occasione dell’incontro organizzato dal sindaco di Colorno Christian Stocchi i rappresentanti della provincia di Parma hanno assicurato che entro il mese di maggio 2024 sarebbe stato pronto il progetto preliminare del nuovo ponte sul fiume Po Colorno – Casalmaggiore elaborato dalla ditta affidataria della progettazione (l’associazione temporanea composta da Ayesa Ingegneria y Arcquitectura Sau con sede anche in Spagna a Siviglia, con la Enser di Faenza).
Nonostante il mese di maggio (e anche quello di giugno sia passato, siamo infatti già in luglio inoltrato, nessuna notizia è pervenuta dalla Provincia di Parma sullo stato della progettazione e sui tempi previsti della consegna. Dobbimo ricordare che si tratta della prima fase della progettazione alla quale seguirà la fase definitiva esecutiva poi servirà reperire le risorse finanziate per la realizzazione al momento non ancora individuate e la successiva fase di edificazione del maniufatto.
Non dimentichiamo che il ponte sul Fiume Po di San Benedetto Po è stato inaugurato il 24 febbraio 2024: doveva essere iniziato nel 2016 e concluso nell’ottobre 2018.
Nel frattempo sono già trascorsi oltre 5 anni da quel 5 giugno 2019 giorno di riapertura del ponte, dopo la chiusura imposta il 7 settembre 2017. Un lunghissimo periodo di chiusura che ha ciostituito un incubo per molti e una sciagura economica per tanti, problematiche che, evidentemente non costituiscono un sufficente monito per lavorare più alacremente alla realizzazione del nuovo ponte ul fiume Po Colorno – Casalmaggiore.
E’ grave il silenzio delle istituzioni. Auspichiamo che i neoeletti sindaci facciano sentire maggiormente la propria voce e vogliano assicurare risposte certe e tempi, che oggi non abbiamo.
Giova ricordare che il progettista e direttore ei lavori di ristrutturazione del ponte sul fiume Po Colorno Casalmaggiore ha previsto una vita utile del manufatto ristrutturato di dieci anni, a condizione che venisse rispettato il limite di velocità e di peso dei mezzi in transito.
Chiunque percorra il Ponte può constatere che non vi èalcun controllo ne delle velocità ne dei pesi in transito. Non si hanno neppure notizie dello stato del manufatto… e cinque anni sono già trascorsi dalla riapertura.Abbiamo ripetutamente chiesto alla provincia di Parma i dati sulla velocità e sui pesi dei mezzi in transito e sui dati dei sensori, ma non sono mai stati resi pubblici. Ritardi nella progettazione e omessa pubblicazione costituiscono elementi di fortissima preoccupazione. Chiediamo che tutti gli interessati al mantenimento della viabilità sul ponte del fiume Po facciano maggiormente sentire la loro indignata voce”.
Na.Co.