"La musica nel sangue" vince
a Piacenza e vola in Polonia
Che fosse un corto molto particolare e accattivante, oltre che riuscito nel suo messaggio, lo si era capito subito. Ora però “La musica nel sangue”, opera realizzata da Alessandro Zaffanella e Andrea Acquaroni in occasione del Jazz Day 2023 di Casalmaggiore, varcherà i confini nazionali e il prossimo 19 agosto sarà protagonista a Poznan, in Polonia, selezionato tra i tre cortometraggi italiani protagonisti.
Il festival Unica raccoglie infatti 29 nazioni europee e ciascuna di essere porta tre film. Una sorta di premio Oscar continentale riservato alle produzioni che non superano i 10 minuti di durata. In particolare “La musica nel sangue” sarà proiettato il 19 agosto alle 9.45, terzo di tre documentari italiani come detto, dopo “Mariposa” di Maurizio Forcella ed “Europa ‘52” di Andrea Viggiano.
Girato a Casalmaggiore e dintorni, la musica nel sangue racconta in modo originale come la musica sia una forma d’arte che ci prende, ci appassiona e fa parte di noi, proprio come il sangue, ma senza essere una malattia, se non in positivo. L’anno scorso il cortometraggio ha partecipato al Festival di Montecatini e ha vinto il “Se dici corto” di Forlì col primo premio assegnato dalla giuria. E’ invece di pochi giorni fa il successo al festival del Cineclub di Piacenza, pure qui col primo premio per la qualità del lavoro svolto.
Il cortometraggio, infatti, è stato distribuito nei vari festival dai Genitori Instabili del presidente Valter Cavalli, che con Zaffanella ha stretto un sodalizio fortissimo da anni, e i premi stanno fioccando. Ora, in Polonia, c’è la possibilità di conquistare anche l’Europa. Pur dovendo rimarcare, come lo stesso Zaffanella ha voluto sottolineare, che già il fatto di essere stati selezionati tra i tanti cortometraggi prodotti in Italia e di essere scelti a distanza di oltre un anno dalla realizzazione, è una grande soddisfazione. Significa che “La musica nel sangue” ha ancora qualcosa da dire e da dare.
Giovanni Gardani