Politica

Casalmaggiore, primo consiglio del
Bongiovanni-ter: Masseroni al Busi

Il terzo mandato di Filippo Bongiovanni come sindaco di Casalmaggiore inizia con una forte apertura verso le minoranze. “Hanno votato mille persone in meno rispetto al 2019 – ha detto il sindaco nel suo discorso di insediamento – e questo non è un buon segnale al di là delle motivazioni. E il voto ci ha consegnato una città spaccata in due: dobbiamo essere il traino del territorio casalasco e per questo chiedo unità collaborazione a tutti, a partire dalle minoranze, specie sui grandi temi”.

Un’apertura accolta da Luciano Toscani, consigliere di minoranza per uno scarto davvero minimo. “Apprezziamo come gruppo il cambio di registro da parte del sindaco, che cinque anni fa aveva insultato gli oppositori e ora guarda avanti – ha detto Toscani -. E’ un ottimo inizio, anche perché il consenso è stato perso per buona parte: per collaborare bisognerà passare dalle parole ai fatti, noi siamo pronti”.

Toscani ha chiesto di istituire uno spazio in comune per le minoranze, perché possano ritrovarsi e avere stretto contatto con segreterie e uffici, per l’analisi dei documenti. Inoltre ha promesso parecchie proposte “che ci auguriamo vengano vagliate”.

Luigi Borghesi, altro consigliere del gruppo Toscani, ha apprezzato l’apertura del sindaco e chiesto unità e impegno per l’ospedale Oglio Po, riportando l’episodio di una signora che, ricoverata a Bozzolo, non ha visto rinnovare il proprio periodo di degenza, “perché Bozzolo è sotto Mantova e la signora è di Casalmaggiore: un’anomalia che deve finire” ha detto Borghesi.

Bongiovanni ha poi presentato la giunta comunale, ricordando che alcune deleghe saranno assegnate ai consiglieri, ma soltanto dal prossimo consiglio comunale, ossia verso la fine di luglio. Tra le novità emerse da un primo consiglio che, come tutti i consessi di insediamento, passa da molti punti formali, l’assenza di Marco Ponticelli, che infatti si è dimesso da consigliere lasciando il posto a Roberto Madesani, perché lo stesso Ponticelli tornerà presidente di AFM (scelta contestata da Toscani “perché almeno al primo consiglio poteva venire: così si manca di rispetto a chi ha votato”); la conferma di Pierfrancesco Ruberti come presidente del consiglio, con Alessia Tascarella come vice; la nomina delle varie commissioni (Affari Istituzionali, Urbanistica, Bilancio) e la richiesta di Toscani di creare anche una Consulta per i giovani.

A livello di Commissione elettorale i membri effettivi sono Madesani e Abelli per la maggioranza e Tascarella per la minoranza con Scaglioni, Devicenzi e Soldi come supplenti. Nella commissione per la formazione degli elenchi Giudici Popolari entrano invece Scaglioni per la maggioranza e Borghesi per la minoranza. Agli Affari Costituzionali Seghezzi, Devicenzi, Tascarella (che è presidente) e Piccinelli, con Ruberti, Mori e Soldi supplenti; all’Urbanistica Scaglioni (presidente), Ruberti, Toscani e Piccinelli, con Madesani, Abelli e Borghesi supplenti; al Bilancio Madesani, Valentini (presidente), Soldi e Piccinelli con Baroni, Seghezzi e Tascarella supplenti; nel comitato di gestione Asilo Nido ci sono Valentini e Borghesi. E ancora per l’Interflumina Scaglioni, Valentini e Soldi, mentre il Revisore dei Conti per il comune sarà la dottoressa Rosa Maria Lo Verso (da Monza).

Infine l’attesa votazione per il Cda della Rsa Busi: dopo il plauso di Ruberti (“è stata gestita una situazione complicatissima durante il periodo del Covid, dove rimandare una chiusura di un giorno poteva ancora costare vite umane”), Bruna Masseroni è stata eletta presidente all’unanimità, mentre entrano nel Cda Maria Luisa Veronesi (già all’Aragona), Giampaola Brozzi e Federico Acquaroni per la maggioranza, con la presidente uscente Roberta Bozzetti indicata invece dalla minoranza.

Bongiovanni ha precisato di avere scelto in base alle capacità di ciascuno, senza guardare all’appartenenza politica, mentre Toscani ha spiegato di avere scelto Bozzetti “perché già conosce la realtà del Busi e i vari meccanismi di una realtà che ha dovuto convivere con tanti problemi, anche legati al bilancio”. Inizialmente la minoranza aveva pensato a Gabriel Fomiatti e Calogero Tascarella, ma il primo era consigliere nell’ultimo mandato e non può essere nominato consigliere, mentre il secondo è il padre di Alessia Tascarella, attuale consigliere, e dunque la nomina non era opportuna.

Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)

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