Opinioni

Bozzolo, "so' ragazzi!". Cartoni
spostati, ma nessun danno...

Sia Carlo Verdone che Christian De Sica avevano la consuetudine di pronunciare nei loro film la divertente frase “Sò ragazzi!” per giustificare le marachelle dei propri figli. Una battuta che è venuta in mente riflettendo su quanto accaduto la scorsa notte nelle vie del centro di Bozzolo.

Nessuna baby gang, nessun accoltellamento o sparatoria per fortuna ma piuttosto uno scherzo di tipo goliardico se si esclude magari il caos e il disagio per gli operatori della Raccolta rifiuti il mattino dopo. Qualcuno, passando da via Matteotti in piena notte ha notato che un gruppo di giovanissimi si divertiva a spostare i contenitori della carta messi dalle famiglie davanti alle proprie abitazioni come è consuetudine al martedi sera. I ragazzi, probabilmente minorenni, alzavano i contenitori appoggiandoli chi sui cofani chi sulle capote delle macchine o sui ciclomotori e motorini parcheggiati sulla strada.

Non dovrebbero essersi manifestati dei danni comunque questo lo valuterà la Stazione di Carabinieri a cui le foto scattate dallo stesso sindaco Torchio avvertito dell’episodio ha provveduto a inviare. Conoscendo quanto molti automobilisti siano affezionati ai propri veicoli non è da escludere che qualcuno presenti delle segnalazioni e delle lamentele magari notando qualche lieve striatura o graffi sulla carrozzeria dei propri mezzi su cui sono stati appoggiati i cartoni.

La sciocca scorribanda notturna sembra non si sia limitata a via Matteotti continuando nelle strade adiacenti. Forse una marachella o la volontà di indispettire gli adulti sempre pronti a criticare e a segnalare questo gruppo di giovani che in passato non aveva avuto ritegno nel tracciare sui muri pubblici del paese la scritta provocatoria “Bozzolo è nostra”, ma tutto più semplicemente potrebbe venire assimilato ad una scena del film Amici Miei di Tognazzi oppure considerato come uno sfogo di adolescenti con la voglia di rilassarsi dopo lo stress di un anno scolastico passato a scuola.

Nelle zone collinari del parmense sino a qualche tempo fa c’era l’abitudine, tramandata da generazione in generazione di organizzare il primo maggio di ogni anno un evento chiamato la notte dei Maggi. In tale occasione squadre di amici si recavano nelle cascine spostando attrezzi agricoli e altre masserizie da una casa all’altra costringendo i proprietari il giorno dopo ad andare a cercare le proprie cose riportandole a casa. Una volta lo scherzo aveva assunto livelli assai divertenti quando ad essere prelevato e spostato in piazza sotto il Comune fu un intero gregge di pecore costringendo un pastore a scendere il pendio della montagna alla ricerca dei propri animali. Bozzolo è un paese di pianura e non ci sono pecore o pastori e questo tipo di scherzetto probabilmente “i ragazzi” non lo faranno mai.

Ros Pis

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