Cronaca

L'edicola lascia il "listone" per
sempre: addio a un pezzo di storia

Ultimo giorno, martedì, per l’edicola di piazza Garibaldi a Casalmaggiore: una struttura che era stata installata nel 1984 dalla famiglia Contini, il primo privato ad ottenere la concessione per la rivendita di giornali, e che martedì appunto è stata rimossa. Già una decina di giorni fa l’edicola doveva essere spostata (il suo nuovo utilizzo è ancora top secret, ma di sicuro non sarà rottamata), poi però qualche problema con l’allaccio elettrico ha spinto ad aspettare per le verifiche di Enel, che si sono comunque regolarmente concluse.

Si perde un pezzo di storia di Casalmaggiore, che è anche specchio dei tempi che cambiano. Il cartaceo vende sempre meno, l’informazione si sta spostando con grande rapidità sull’online e sui nuovi media e dunque è normale che anche l’edicola tradizionale vada in difficoltà.

Giusto fare a questo punto un po’ di storia. L’edicola della piazza a Casalmaggiore era stata installata a inizio anni ’60 ed era in muratura: venne però colpita da un autobus in manovra, che ne distrusse una parte, per fortuna senza feriti, e a quel punto il privato che aveva in gestione il servizio decise di investire, dal 1964, in una nuova edicola in metallo di colore verde. Poi nel 1984 l’edicola attuale, con i colori che meglio si sposavano con la facciata della Pro Loco, la cui sede sorge esattamente dietro alla rivendita dei giornali.

La famiglia Contini ha deciso di cessare l’attività durante il periodo del Covid, poi per un anno ci ha provato Marzio Podestà, che con coraggio si è lanciato in questo business evidentemente poco fruttifero, come ha spiegato la storia recente dell’edicola. Che ora ha abbandonato piazza Garibaldi, per essere spostata altrove: quel che si sa è che un privato ha deciso di utilizzare per uno scopo diverso dalla rivendita di giornali. Il resto però è top secret, nelle prossime settimane, quando l’edicola rispunterà da qualche altra parte, potremo saperne anche noi qualcosa in più.

G.G. (video Alessandro Osti)

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