Cronaca

Ipotesi corruzione, avvisi di
garanzia per funzionari Aipo

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Parma hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale degli arresti domiciliari, con decreto di sequestro preventivo emessi dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma, per ipotesi di reato di corruzione connesse ad appalti e affidamenti di lavori da parte dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po.

La misura ha colpito un imprenditore residente in provincia di Reggio Emilia, rappresentante legale di un’impresa edile con sede nel parmense e un sequestro preventivo di beni a carico del Direttore pro tempore di AIPO (ora sospeso) e di denaro per 23.800 euro nei confronti di un funzionario di AIPO della sede di Cremona.

La Procura di Parma ha disposto un avviso di conclusione di indagini preliminari e informazione di garanzia a carico di quattro indagati – il Direttore pro tempore di AIPO (sospeso dal 7 febbraio 2023), due imprenditori entrambi titolari di imprese edili operanti nel parmense e un’impiegata amministrativa dipendente di una delle imprese coinvolte – per le ipotesi di reato di corruzione e, per il solo pubblico dirigente, anche per peculato.

Per altri quattro indagati – le cui condotte illecite sarebbero state commesse in territori di competenza di altre Procure della Repubblica – la Procura di Parma procederà a trasmettere gli atti agli uffici giudiziari rispettivamente competenti.

I provvedimenti eseguiti in data odierna scaturiscono da un’attività investigativa delle Fiamme Gialle di Parma circa il possibile uso indebito di un’autovettura di proprietà dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume PO (ABDPO) da parte dell’allora Segretario Generale dell’Ente, poi nominato nel luglio 2022 Direttore di AIPO. Durante l’attività investigativa erano stati, altresì, rilevati alcuni incontri tra il Direttore di AlPO e l’imprenditore edile destinatario della misura degli arresti domiciliari. Al termine di uno di essi, il 16 gennaio 2023, i finanzieri, dopo aver osservato la consegna di una busta, avvenuta all’interno di un’autovettura, dall’imprenditore al Direttore pro tempore di AlPO, procedevano all’immediato controllo che ha consentito di verificare il contenuto della busta, consistente in denaro contante pari a 3.000 euro.

Ulteriori attività di osservazione e pedinamento svolte dai finanzieri avevano permesso di monitorare un altro incontro tra l’imprenditore edile e una sua dipendente con un funzionario di AlPO della sede di Cremona, prima del quale era stato monitorato uno scambio di buste avvenuto nel piazzale antistante la sede dell’impresa con la partecipazione dell’altra dipendente indagata.

Nell’ambito di questo primo filone investigativo, il 1° febbraio 2023, le Fiamme Gialle di Parma avevano eseguito perquisizioni a Parma, Reggio Emilia e Cremona, hanno trovato i 3.000 euro presso l’abitazione del Direttore di AIPO e i 23.800 euro presso l’abitazione del funzionario di AIPO in servizio a Cremona.

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