Politica

Palvareta dimezzata: Voltido
voterà il recesso dall'Unione

L’Unione Palvareta Nova perde un altro pezzo. O meglio lo farà tra pochi giorni se il consiglio comunale di Voltido voterà a favore. Proprio il comune guidato dal rieletto sindaco Giorgio Borghetti, al secondo mandato, dovrebbe uscire dall’Unione, che nel gennaio 2021 aveva perso il comune di San Giovanni in Croce.

L’Unione Palvareta Nova era nata nel maggio 2001, fondata da tre comuni, ossia San Giovanni in Croce, Solarolo Rainerio e Voltido. Poi si era aggiunto, qualche anno dopo, il comune di San Martino del Lago. Tra pochi giorni però, quasi certamente, rimarranno soltanto Solarolo Rainerio e San Martino del Lago a comporre quella che diventerà una unione a due.

La decisione verrà comunque presa nel consiglio comunale convocato per il prossimo 24 giugno alle ore 19.30 a Voltido: di fatto una scelta forte subito all’inizio del secondo mandato Borghetti. Nei punti all’ordine del giorno presenti in albo pretorio si parla di recedere dai servizi e poi dalla stessa Unione.

Un tema, quello delle Unioni che saltano, che spinge a una riflessione: se infatti il Casalasco è stato l’ultimo territorio in provincia a celebrare due fusioni, quella di Piadena Drizzona e di Torre de’ Picenardi che ha inglobato Cà d’Andrea (ma sono ormai passati cinque anni), ecco che sempre il Casalasco evidentemente vede l’Unione come una forma di amministrazione non più vantaggiosa secondo alcuni.

Oltre al caso appena riportato di Voltido, infatti, molto presto anche Torricella del Pizzo potrebbe uscire dall’Unione Terrae Fluminis con Gussola, che già aveva perso anni fa Martignana di Po. Ad annunciarlo era stato, già in campagna elettorale, Sandro Farina, poi eletto primo cittadino a Torricella del Pizzo. E dire che, all’incirca un anno fa, Gussola e Torricella vedevano arenarsi definitivamente un progetto che avrebbe addirittura portato alla fusione.

Giovanni Gardani 

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