Opinioni

Bozzolo, dopo l'intensa 3 giorni
Mazzolariana alcune riflessioni...

A distanza di una settimana non si sono ancora dissolte le sensazioni assorbite durante la tre giorni mazzolariane svoltesi a Bozzolo per commemorare quella imponente e impossibile da dimenticare figura di don Primo Mazzolari.Un prete che anziché ricevere sostegno e incoraggiamento dagli organi superiori a livello ecclesiastico si è trovato al centro di contrasti e autentiche censure.

Lo ha brevemente rimarcato il bozzolese Stefano Albertini che da diversi anni dirige la Casa italiana della New York University. Invitato domenica scorsa nel salone dell’Oratorio per moderare la relazione di don Bruno Bignami, Albertini ha esordito con una battuta dicendo che don Bruno era praticamente “immoderabile” aggiungendo successivamente sempre in tono scherzoso che comunque poteva essere “provocabile”.

Il riferimento riguardava il percorso all’interno della Causa di beatificazione di cui don Bruno è postulatore (cioè avvocato difensore, ndr) e che pare non stia ricevendo un tragitto agevolato. Albertini ha voluto indicare negli organi Diocesani la ragione di un percorso per nulla accelerato aggiungendo che ogni speranza la si poteva riporre nella figura di Papa Francesco, auspicando una sua lunga permanenza in cima al dicastero.

Bignami naturalmente nulla ha ribattuto a tale proposito trattandosi di un argomento assai delicato le cui interferenze potrebbero recare conseguenze negative. Va solo ricordato che l’attuale parroco di Bozzolo don Luigi Pisani da diversi mesi espone un librone appoggiato su un leggio accanto alla Tomba di don Primo nella chiesa di S.Pietro con la richiesta ai fedeli di riportare eventuali testimonianze di particolare valore cristiano che possano essere utili nella disamina all’interno della causa di Beatificazione in corso.

Purtroppo anche don Luigi tra un paio di mesi non sarà più parroco di Bozzolo limitandosi a fare il collaboratore nella vicina e confinante San Martino. A parte questi dettagli la conclusione della tre giorni mazzolariana è stata ancora una volta ispirazione di ricordi e di memorie a proposito della presenza pastorale di don Primo sul territorio con le sue insistenti richieste di valutare e porre rimedio alle condizioni sociali disagevoli dei contadini.. Don Bruno Bignami ha letto diversi brani tratti dal libro Cara Terra esponendo le varie riflessioni che il volume suggeriva facendola con tanta semplicità e facilità di comprensione riuscendo ad attirare l’attenzione del pubblico cosi come avevano fatto gli altri illustri relatori in maniera più accademica un linguaggio non sempre facile per un auditorio misto come quello che ha seguito i lavori. Alla fine Bruno Ildebrando Volpi comunque ha ringraziato tutti (compresa la Fondazione della Banca Agricola Mantovana)per la partecipazione e l’impegno dimostrato nel divulgare ancora una volta i messaggi di colui che un elogio pontificio aveva definito “ La tromba dello Spirito Santo in Val Padana”

Ros Pis

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