Politica

Politica e curiosità: alcuni
episodi delle ultime elezioni

E’ stata anche la tornata politico-amministrative delle curiosità, nel Casalasco Oglio Po. Sia prima ma soprattutto dopo il voto: una serie di dettagli magari sfuggiti all’occhio dell’opinione pubblica, che rappresentano piccole chicche destinate comunque a entrare nella storia di queste elezioni 2024.

Il silenzio elettorale violato via social non è certo una novità, e infatti ne accenniamo solamente, sperando che al più presto venga regolamentato al meglio anche questo strumento sul quale ormai la campagna elettorale è sbarcata di prepotenza, lasciando indietro i metodi più tradizionali. Anche se qualcuno – candidato consigliere – in alcuni paesi ci ha provato a violare il silenzio anche nei pressi dei seggi, non rispettando i 200 metri di distanza previsti dalla legge…

E allora per esempio ci sono le plance elettorali mezze vuote in alcuni paesi, proprio perché ormai anche il costo della carta e dei manifesti si può provare a risparmiare.

Ma tra le curiosità più sfizioso ecco a Cingia de’ Botti una piccola dimenticanza, che lascia fuori inizialmente, salvo poi ripescarla, Rebecca Nicolini, settima consigliera di maggioranza per il neo sindaco Nicolò Garavelli. Il problema sta nel conteggio: 7 compreso il sindaco o 7 più il sindaco? La risposta giusta è la seconda ma a Cingia hanno dovuto integrare l’atto ufficiale che era già stato firmato ma con un consiglio mondo di nove anziché dieci unità.

E ancora a Casteldidone il pareggio tra i candidati di Andrea Rivieri, eletto sindaco, con Sara Camozzi e Filiberto Oneda a giocarsi l’ultimo posto spettante alla maggioranza in consiglio comunale: vince Camozzi per la scelta dell’ordine alfabetico da parte della sua lista.

A Spineda i residenti invece dicono grazie al sindaco rieletto Fabrizio Bonfatti Sabbioni che peraltro aveva già ringraziato a sua volta i cittadini, con un cartellone che recita “190 grazie”, come i 190 voti presi, che in un paese piccolo e diviso in tre liste, bastano al primo cittadino uscente per diventare primo cittadino.

E se a Calvatone la sfida è stata tra sindaco uscente (Valeria Patelli) e il sindaco che veniva prima di lei e per il quale Patelli fu assessore soltanto cinque anni prima (Pier Ugo Piccinelli) per un duello che non rappresenta una novità assoluta nel Casalasco (ricordiamo il ToscaniAraldi del 2004) ma resta curioso; a Rivarolo Mantovano spicca la proposta decisamente inusuale di Teresa Mazza, sconfitta per meno di 20 voti dal sindaco uscente Massimiliano Galli, che ha parlato di voler ricucire i rapporti. “Se proprio vuole – ha detto Mazza – faccia fare a me la vicesindaco”.

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G.G. (video Alessandro Osti)

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