Cronaca

Casa Giardino, si é spento
Matteo: ora é libero di volare

A volte le luci si spengono, e la vita prende un’altra direzione. E tutto ciò che resta é un amarissimo ricordo, un graffio profondo che toglie il respiro. Questa mattina, a Casa Giardino, si è spento Matteo Seletti. Si è alzato – con quell’infinita anima che aveva – definitivamente da quella sedia a rotelle sulla quale viveva crocifisso, per danzare, ballare, camminare e sorriderci più forte. Lucida mente, da sempre e per sempre.

A volte le luci si spengono, e si spengono le parole, i pensieri. I cieli diventano nuvole grevi, e nuvole grevi si accendono negli occhi di chi ha vissuto, di chi ha conosciuto, di chi ha amato quelle mani forti come tenaglie, quelle parole sempre più incomprensibili per tanti, quel pensiero che – glielo leggevi negli occhi – continuava a restare lucidissimo oltre la cortina di ferro fisica di un male degenerativo e senza alcuna cura che ha deciso di prenderselo con se.

Matteo Seletti era questo, e molto di più. Uno dei ragazzi di Casa Giardino, una di quelle belle anime dolcissime che, anche nei nostri momenti di maggior sconforto, ci aiutano ad aggrapparci più forte alla vita, alla lotta, a ciò che è necessario, a ciò che realmente serve. Matteo era questo, un eterno ragazzo inchiodato ad una sedia a rotelle dalla quale, a volte e con l’ausilio di tutte le persone (i suoi fratelli di casa giardino, il personale, le suore e i volontari) che gli volevano bene, si alzava. Fosse anche e solo per 20 secondi di ballo tenacemente abbracciato a qualcuno. Ci ha insegnato tanto sul valore dell’esserci, sui suoni delle piccole cose, sul calore delle mani e su tutto il mondo che c’é oltre ciò che appare e davanti al quale sovente ci fermiano.

Negli ultimi tempi, e come il lume di una candela, la sua luce fioca si è andata pian piano consumando, non consumando mai la voglia di vedere persone, di guardarsi intorno, di percepire tutto quel che accadeva, di fare e farti forza. Loro pregano per te, anche quando la forza e l’energia dovremmo darla noi a loro. Hanno un sorriso, anche quando tu non ne hai più. Hanno un cuore che tutti i cuori dell’universo contiene, e due braccia che sono ali che attendono solo di riaprirsi, che attendono poi di portarti in alto.

Si é spento Matteo Seletti, di anni ne aveva 43. A darne il triste annuncio papà Corrado, il fratello Samuele, le sorelle Serena e Laura, l’amico Oleg, gli amici, i figliuoli di Casa Giardino, i parenti tutti. I funerali – a cura dell’Impresa funebre Mantovani – avranno luogo venerdì alle 10, partendo da Casa Giardino di via delle Salde per la Chiesa di San Leonardo. Dopo il rito e l’ultimo saluto la salma giungerà a Fontanellato dove riposerà per sempre. I familiari ringraziano il dottor Alessandro Tei, la dottoressa Daniela Bandini, le suore e tutto il personale di Casa Giardino insieme ai figliuoli della struttura per le amorevoli cure prestate.

Lascia tanta tristezza Matteo, gli asini a cui al Centro Natura Amica dava qualche volta da mangiare, la tenerezza e la forza di quando da quell’abbraccio non ne uscivi più. Fortissimo con chi poteva permetterselo, lieve come piuma con le persone che quell’abbraccio potevano goderselo solo così. A volte le luci si spengono, ma a voler ben vedere e soprattutto a voler ben sentire, quelle che non si spengono mai sono quelle dentro. Quelle che lui – in una qualche maniera mago di quei fuochi – sapeva accendere. Lascia tanta tristezza Matteo, e queste parole le abbiamo scritte quasi in apnea, e tutte di un fiato perché non avremmo potuto fare altrimenti. Ora è tempo dei pensieri, dei piccoli ricordi e dei vetri bagnati da nuvole opache che si sono aperte, anche adesso. Da parte della redazione di OglioPoNews, da parte mia e da parte di tutti coloro che gli hanno voluto bene, un fortissimo abbraccio…

… ora sei libero Matteo, continua a volerci bene, e a volarci nell’anima…

Nazzareno Condina

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