La Città sociale può diventare
il Festival Rotelli (annuale)
Una città sociale, una città che cura è stato il titolo del mese di eventi per ricordare, a Casalmaggiore, Franco Rotelli, psichiatra braccio destro di Franco Basaglia, cui si deve la riforma degli istituti psichiatrici. Un mese di eventi che ne presuppone altri, di mesi, per la preparazione e l’organizzazione.
Il tutto raccolto in un video che è stato pubblicato su youtube, in vista della possibilità di dare continuità a questa iniziativa anche negli anni a venire, per creare – proprio nella sua città natale, Casalmaggiore – una sorta di Festival Rotelli.
Antonella Pizzamiglio e Barbara Sereni hanno lavorato in collaborazione con Fiorenza Bicchieri: un mese di eventi tutti diversi ma tutti in egual modo importanti che hanno permesso di far conoscere e portare avanti il grande messaggio che Franco ci ha lasciato: Abbattere le mura per costruire “Una Città Sociale, una Città che cura”.
Un mese di storie, di racconti e di testimonianze per mandare un messaggio di unione e di condivisione nell’affrontare argomenti importanti non solo legati alla malattia mentale.
QUI SOTTO IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
“I giovani sono il futuro – spiegano le organizzatrici – e abbiamo cercato di trasmettere loro l’importanza di tutto il lavoro fatto, degli obiettivi ottenuti e di quanto ancora ci sarà da fare. Abbiamo avuto circa un migliaio di presenze e tanti erano ragazzi (un grazie speciale alla Dott.ssa Romoli dirigente del Polo Romani). Ne siamo molto felici. Era uno dei nostri obiettivi”.
E non è finita qui. Perché oltre all’idea di rendere annuale l’evento, presto si vedranno affissi per la città i “Manifesti Parlanti”, progetto ideato e finanziato insieme a FormattArt (Iris Caffelli – Casalmaggiore), con ritratti e testimonianze audio (riprodotte mediante QR-Code) che raccolgono pensieri sul tema “cosa dovrebbe avere per te la tua città per essere una città sociale una città che cura”.
redazione@oglioponews.it