Politica

Meloni e Schlein, il voto premia
le leader di FdI e Democratici

Exit Poll e prima proiezione della Rai confermano il buon risultato di Fratelli d’Italia (27%) e Pd (23%). In calo l’M5S di Conte. Forza Italia davanti alla Lega. Ma il dato vero è il crollo dell’affluenza sotto il 50%

Fratelli d’Italia primo partito in sostanziale decisa tenuta o addirittura in miglioramento; Pd in seconda posizione e leggera crescita; M5S al terzo posto e in calo; Forza Italia e Lega che si sfidano con FI che prova a staccare il Carroccio. In corsa per superare la soglia del 4%, che vuole dire dentro o fuori il Parlamento europeo, Alleanza Verdi e Sinistra, Stati Uniti d’Europa e Azione: con Alleanza data in territorio di sicurezza (intorno al 5%). Ma se la classifica era attesa – questo dicevano i sondaggi – gli exit poll e le prime proiezioni aggiungono qualche dato in più, anche se bisognerà come sempre attendere l’esito delle urne per avere il quadro definitivo. Un dato invece, anche questo atteso, ma preoccupante è quello della partecipazione: alle 23 secondo il Viminale ha votato meno del 50% degli aventi diritto.

I dati, dicevamo. Secondo gli exit poll di Rai e La7, Fratelli d’Italia dovrebbe confermarsi oltre il 27% dei voti (ma potrebbe arrivare anche oltre); il Partito democratico sopra il 21% (con forbice fino al 25%); M5S tra il 10 e il 14%; Forza Italia e Lega intorno al 9%. Come si vede ci sono delta troppo marcati per poter capire davvero qual è il peso di questo voto: è evidente infatti che uno o due punti di differenza percentuale passano nell’analisi da un successo ad una sconfitta. Exit Poll che anche le prime proiezioni del Consorzio Opinio per la Rai sembrano confermare: FdI al 27,7%; Pd al 23,7%; M5S all’11,1%; Forza Italia al 10,5%; Lega all’8%; AVS al 6,6% (campione 8% delle 23.51).

Quello che gli analisti stanno notando è che la polarizzazione, ancora una volta, ha pagato. Ha fatto premio su Giorgia Meloni, che mettendo il suo nome nel simbolo, ha di fatto chiesto un referendum. E il risultato dice che il suo gradimento presso l’elettorato non è sceso rispetto alle politiche. Anzi. Un dato non scontato visto che tutti i partiti di governo soffrono in una Europa dove la destra e più in generale il sovranismo conquista spazi.

Elly Schlein raggiunge, se le urne confermeranno exit poll e prime proiezioni, un buon risultato sia personale che per il Pd. Anche in questo caso il segno che la polarizzazione premia. Un risultato che le consente di staccare il M5S di Conte e definire in modo chiaro che il partito di riferimento, di un eventuale campo largo, è quello Democratico.

Il derby tra Forza Italia e Lega, sembra premiare – stando ai primi dati – Antonio Tajani: la scelta convintamente europeista e moderata del nuovo leader del partito fondato da Silvio Berlusconi piace all’elettorato. Il radicalismo di Matteo Salvini, dal quale hanno preso le distanze alcuni governatori di peso, non piace neanche all’elettorato del Nord. È troppo presto per capire che cosa potrebbe accadere in questo campo che ha un peso rilevante nella coalizione di centrodestra.

Infine positivo, stando alle prime proiezioni, il dato di Alleanza Verdi Sinistra: segno che uno spazio a sinistra del Pd e sui temi dell’ambientalismo c’è. Anche se va definito e costruito al meglio. Infine Azione e Stati Uniti d’Europa: in questo caso la sfida è davvero tra esserci e non esserci.

CLICCA QUI PER SEGUIRE LO SPOGLIO DELLE SCHEDE DELLE EUROPEE IN TEMPO REALE COMUNE PER COMUNE

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...