Forza Torre sulla scuola:
"Mai stati per cederla a Isola"

“Un punto del nostro programma è dedicato alla Scuola, istituzione indispensabile per chi come noi volge lo sguardo verso il futuro”: così Matteo Caporali Guidani rimarca un tema sentitissimo a Torre a poche ore dal voto.

“Negli anni scorsi si è dibattuto parecchio in paese e nel territorio dell’Unione (di cui facciamo parte) sul futuro delle scuole, con discussioni che hanno fatto emergere frizioni e vulgate sulla posizione dell’attuale minoranza comunale (di cui Forza Torre rappresenta una sorta di evoluzione). Ribadiamo un concetto: l’allora minoranza ed ancora oggi Forza Torre, non hanno mai detto di “voler cedere le scuole a Isola” ed anzi ha sempre ribadito l’importanza di mantenere il servizio scolastico nel paese. Le nostre rimostranze erano sul totale disallineamento che c’era (che c’è?) all’interno dell’Unione Terre di Pievi e Castelli ovvero un’unione di comuni che avrebbe dovuto essere propedeutica per aiutarsi e crescere insieme tra i paesi, ma che si è dimostrata, con i fatti, un trittico di amministrazioni unite da interessi che si fanno la guerra tra loro per il tornaconto del proprio comune”.

“Noi allora chiedevamo chiarezza da parte dell’Amministrazione: credete nell’Unione e la vedete nel futuro destinata ad essere una fusione? Allora che si concedano le medie a Isola perché il “portafoglio è/sarà unico”. L’Unione non ci interessa ed è solo una questione di opportunità dettata dai fondi elargiti? Allora che si lotti per mantenere tutto così com’è a Torre. A nostro avviso una decisione che avrebbe dovuto essere presa in maniera netta, chiara, decisa e non trascinata fino ai termini ultimi di scadenza, aizzando la cittadinanza”.

“Detto ciò – spiega il candidato sindaco di Forza Torre – non dobbiamo prendere in giro nessuno e dobbiamo essere realisti: noi facciamo parte di un Istituto comprensivo sovracomunale che conta circa 800 studenti; se il numero di studenti dell’intero istituto continua ad essere in diminuzione o qualora un paese limitrofo (ad esempio Piadena, capofila del progetto) decidesse di costruire un grosso polo scolastico, noi ci troveremmo in balia di decisioni dettate dal provveditorato agli studi senza, allo stato attuale, possibilità di dire la nostra. Allora cosa fare? Noi dovremo mantenere le attuali strutture ed adeguarle in maniera che la scuola offra un servizio di qualità, dovremo capire le esigenze dei genitori e degli studenti, portandole avanti nelle sedi opportune, dovremo costruire (e non rompere) legami con i comuni che fanno parte dell’Istituto comprensivo per farci trovare pronti al domani che verrà”.

“Un punto è però fondamentale: sarà necessario lavorare tanto per fornire “la materia prima” per dare continuità alle scuole di Torre: i bambini. E qui torniamo all’importanza per il paese e per il territorio di essere attrattivi verso nuove imprese e famiglie. Un processo lungo, certo, che non da “consenso elettorale” nel breve ma che, se fosse stato intrapreso dalle Amministrazioni che negli ultimi 20/30 anni si sono susseguite, avrebbe dato oggi i suoi frutti. Per maggior chiarezza prendiamo l’esempio di chiudere la scuola dell’infanzia a Pessina, con una ricaduta sull’asilo di Torre: oggi ci troviamo una struttura non adeguata al numero di studenti che sta creando difficoltà ad alunni ed insegnanti. Invece di investire in ostelli o parcheggi per camper, con una maggior programmazione non si sarebbero potuti fare i lavori prima che gli studenti fossero all’interno della struttura stessa?”.

“Sulla stessa linea – prosegue il candidato sindaco – perché ad esempio investire centinaia di migliaia di euro per la
sistemazione delle scuole di Isola e di Torre sapendo che una delle due sarebbe stata destinata alla chiusura (per inciso i soldi spesi a Isola non sono “affari di altri” perché sono sempre soldi “nostri”, a maggior ragione per noi che siamo in Unione)? Ecco noi vogliamo evitare simili situazioni, lavorando in maniera coscienziosa, da buoni padri e madri di famiglia, dando risposte per l’oggi e per il domani. A riprova di ciò che affermavamo in passato in un post datato 17 luglio 2022 dalla pagina ufficiale della minoranza, ribadivamo il seguente concetto: PER CHIAREZZA : Obiettivo Futuro è da sempre per il mantenimento delle scuole a Torre e non ha mai detto che “sta con Isola” (come qualcuno invece sostiene). Cosa ben diversa è invece dire che noi siamo (eravamo?) per l’Unione, ovvero un processo che porti poi ad una futura fusione. Se però l’Unione nei suoi amministratori ride al sol pensiero di ciò, torniamo a farci la guerra fra paesi, oggi per le scuole, domani per la polizia locale o gli operatori ecologici. Noi puntiamo il dito su chi, con voluta miopia ci ha portato ad un punto in cui genitori di Torre e Isola si “combattono” a suon di lettere, sentitisi investiti da una responsabilità che invece a loro non spetterebbe. L’Unione è morente e tutti gli amministratori dei paesi membri hanno affondato colpi”.

“Le dispute fra madri e padri di Torre ed Isola – conclude Caporali Guindani – sono poi il punto più basso raggiunto, con la distruzione di tutto quel minimo senso di comunità inter-territoriale che si stava cercando di creare. A questo punto che si abbia il coraggio di staccare la spina e di presentare un qualcosa che garantisca un futuro non solo per le scuole ma per l’intero territorio di Torre. Noi non firmeremo lettere di nessun genere che stanno circolando perché crediamo che la decisione debbano essere prese da chi ha l’onere e l’onore di amministrare il Comune e non da genitori che portano le loro ragioni in quanto tali ma che non hanno (come è naturale che sia) la visione politica complessiva dell’intero problema. Noi siamo da sempre per il bene di Torre nel presente e nel futuro e lo ribadiamo: saremo i primi ad essere felici nel mantenere le scuole in tutti i suoi gradi in paese, ma vogliamo capire il progetto che si ha, per fare in modo che Torre, come territorio le possa nei prossimi anni continuare a mantenere in un contesto fuori dall’Unione”.

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