Politica

Tavolo per la Pace e Laudato
si, un appello al voto ragionato

Si è tenuto martedì sera a Casalmaggiore un incontro sulle elezioni europee, a cura della Tavola della Pace Oglio Po e della Comunità Laudato Si, un momento di confronto e di dialogo, relatore il Sen. Marco Pezzoni, del Centro Studi Politica Internazionale e referente del Tavolo della Pace di Cremona.

L’obiettivo della serata era la conoscenza delle proposte politiche per le imminenti elezioni, e del quadro di riferimento generale in cui tutti i cittadini europei si muovono e si troveranno a convivere dopo questo appuntamento elettorale. I contenuti dell’incontro sono stati di grande importanza per capire il possibile futuro di tutti noi.

Il tema principale che è emerso è il contesto di guerra che caratterizza questa fase storica dell’Europa. A fronte dell’attacco della Russia all’Ucraina, e delle sue terribili conseguenze in termini di distruzione e di vittime, ci sono forze governative e partiti politici che attualmente stanno fomentando il clima di guerra in modo sconsiderato, proponendo l’invio di soldati, la creazione di una forza di deterrenza nucleare europea, il portare la guerra direttamente nel territorio russo.

Questa politica è probabilmente dovuta al fatto che gli Stati Uniti non intendono intervenire direttamente in Ucraina, ma considerano la guerra un utile strumento di destabilizzazione nel continente, che si trova in tal modo frantumato al suo interno e dipendente sul piano della politica estera. Detta politica richiede allora che ad operare nel teatro di guerra siano i Paesi Europei, non solo inviando armi, ma anche impegnandosi direttamente, in una escalation di cui non si vede la fine.

“Riteniamo – hanno fatto sapere i relatori – che questa politica sia molto pericolosa, e che non sia nell’interesse dell’Europa né tantomeno dell’Ucraina. Riteniamo, al contrario, che questa guerra potrebbe cessare in tempi brevi, come proposto anche dal Papa, mediante uno sforzo coordinato di ricerca della pace che dovrebbe vedere l’Europa impegnata in prima persona, attraverso i leader dei Paesi Europei e la politica estera unitaria dell’Europa. Una conferenza europea di pace che metta sul tavolo le ragioni delle parti in causa, e che trovi soluzioni condivise”.

“Un presupposto di questa strategia di pace dovrebbe essere la ricerca di una autonomia da parte dell’Europa rispetto all’alleato USA e alla NATO, in modo da porsi di fronte al mondo in modo autorevole e lungimirante, rispettando le alleanze ma anche la propria storia, per continuare ad essere, come si dice, un gigante economico, ma anche per smettere di essere un topolino politico. Storia secondo la quale l’Europa occidentale è concepibile dall’Atlantico agli Urali, orizzonte verso il quale sarà necessario, prima o poi, tendere”.

“In questo orizzonte, oggi che siamo chiamati alle elezioni, riteniamo che sia necessario emarginare i partiti e le personalità politiche che più cercano di fomentare le paure e la ricerca di armamenti e conflitti, soprattutto se svincolati da una seria riflessione politica, in quanto non è possibile ridurre la politica estera europea alla difesa comune. Al contrario, è più che mai necessario appoggiare le forze politiche che più stanno operando per aprire a percorsi di pace”.

“La pace nel continente è del resto condizione preliminare necessaria per cominciare a dare priorità alle grandi questioni che caratterizzano il nostro tempo, e che dovrebbero stare al centro della riflessione per la costruzione di un’Europa unita e forte, tra cui alcune sono la questione sociale, la fiscalità europea, e soprattutto il grande tema ambientale”.

redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...