Ponte Calvatone, c'è relazione
tecnica: è la svolta attesa?
Forse ci siamo. O di sicuro, quanto meno, ci sono alcune notizie dopo un silenzio che è apparso eterno soprattutto agli esercenti e commercianti della zona. Chiuso dal 9 giugno 2023 e con le ultime uscite ufficiali che risalgono alla fine del febbraio scorso, il ponte di Calvatone-Acquanegra sul Chiese potrebbe finalmente conoscere il proprio destino a breve.
E’ un incartamento molto importante quello arrivato sul tavolo delle Province di Cremona e di Mantova, redatto da Walter Salvatore, ingegnere a capo del consorzio Fabre di Pisa, che aveva eseguito il sopralluogo col drone nel mese di marzo e dal quale si attendevano appunto novità. Salvatore è peraltro anche prorettore per l’edilizia all’Università di Pisa.
Un passaggio chiave, perché anzitutto consente anche ai tecnici della due Province di conoscere la situazione del manufatto e dunque di avere dettagli in più anche per partorire una scelta, che può passare dall’abbattimento del manufatto storico, risalente al 1909, previo nulla osta della Soprintendenza, e dalla costruzione di un nuovo ponte, oppure dalla sua riqualificazione. Per capire quale strada verrà presa, molto dipenderà appunto dalla relazione del consorzio Fabre.
Prima di tirare un sospiro di sollievo, ovviamente, i commercianti vogliono però vederci chiaro e soprattutto vedere risultato tangibili. Al momento si sa che un passo in avanti è stato fatto ma di per sé le garanzie che servono sono altre. A cominciare dalla decisione che gli uffici provinciali delle due sponde dovranno prendere in modo celere. Impensabile, infatti, pensare di dover attendere altri tre mesi e mezzo (tanto è passato dall’ultima comunicazione) per conoscere il destino del manufatto. Anche perché l’estate alle porte rischia di allungare i tempi, rallentandoli ulteriormente.
G.G. (video Alessandro Osti)