Elezioni 2024

Fomiatti a Bongiovanni: "Mie idee
in consiglio ora nel suo programma"

L’idea delle start up giovanili e del rilancio delle attività produttive partendo dalle nuove leve compare nel programma del candidato sindaco Filippo Bongiovanni ma Gabriel Fomiatti, consigliere del Listone, ne rivendica la paternità e soprattutto sottolinea come in consiglio comunale questa sua proposta sia sempre stata snobbata e bocciata, salvo poi ritrovarsela appunto nel programma elettorale del sindaco uscente.

“Negli ultimi cinque anni – spiega Fomiatti – ho sollevato il tema dei giovani in diversi modi. Ho proposto idee su come creare opportunità di lavoro e svago per loro nella prospettiva di rendere attrattiva la nostra città. Dalla creazione di spazi adeguati alle loro esigenze tra intrattenimento e occupazione, per giovani famiglie e imprenditori, ad una nuova educazione civica nelle scuole e di competenze della contemporaneità. Spunti e stimoli da condividere a parole in consiglio comunale; l’ultima idea, ad esempio, di riqualificare l’ex macello come polo multifunzionale per i giovani”.

“L’amministrazione uscente, come politiche giovanili, in dieci anni ha aderito soltanto a due progetti: il progetto “La voce ai giovani” per creare start-up e iniziative di imprenditoria sul territorio – tre edizioni, l’ultima otto anni fa, nel primo mandato! – e il “Salone degli studenti” con la scuola. Dopo aver avanzato la riqualificazione dell’ex macello in quel modo, sono contento e prendo atto che Bongiovanni riproponga in campagna elettorale un copia incolla delle mie stesse identiche proposte. Così come la proposta degli ITS”.

“Peccato – attacca Fomiatti – che nel frattempo si siano persi inutilmente tanti anni. E questo sarebbe il modo di dare “voce ai giovani?” È chiaro ormai che queste generazioni non siano mai state la priorità delle politiche di questa amministrazione. Tant’è vero che, per ricandidarsi, il sindaco parla solo di progetti promossi con la Regione tramite i bandi “La Lombardia dei Giovani”. Solo quando ci sono i soldi si pensa al futuro della propria comunità? Vorrei infatti ricordare che il bel progetto #patrimonio#futuro#democrazia del novembre 2021, presentato in grande stile come rilancio del turismo locale grazie agli studenti che hanno dotato il Comune di uno strumento in più di promozione turistica, è stato cancellato e il sito non è più operativo. L’ennesima iniziativa sporadica senza soluzione di continuità, l’ennesima occasione persa per costruire qualcosa di importante e duraturo”.

“Mi sono battuto, nei luoghi e nelle sedi opportune, in quasi dieci anni di politica – evidenzia Fomiatti – per tenere l’attenzione alta su questi temi sbandierati nell’ultima ora. Non solo l’idea di polo multifunzione e coworking dell’ex macello. Le iniziative di educazione civica con l’esperienza del Listone con l’allora gruppo politico più giovane. La creazione di un organo ufficiale e formale, a disposizione dell’amministrazione comunale, quale la Consulta giovanile, per riavvicinare, coinvolgere e stimolare i ragazzi nella vita pubblica. Implementare e migliorare l’attuale servizio offerto dalla biblioteca comunale in orari e materiale a disposizione degli studenti. Creare una realtà aggregativa, culturale e ricreativa come una sala cinema o simile per togliere alcuni di questi giovani dal pericolo della strada di cui abbiamo visto i potenziali danni. Rilanciare una serata o l’organizzazione di essa, insieme ad associazioni e/o ragazzi, con qualcosa che loro stessi vogliano creare e parteciparvi: concerti musicali di generi musicali a loro vicini, rassegne artistiche e multietniche”.

“Perché no, il Comune diventi promotore di una richiesta di distaccamento di una facoltà universitaria a Casalmaggiore o di un corso di laurea vicino alle esigenze specialistiche o produttive delle aziende o degli enti locali. Senza dimenticare degli incentivi che il Comune potrebbe mettere a disposizione per coloro che vogliono investire tutto per costruire la propria vita, la propria famiglia, la propria casa nella nostra città. La voce da sola non basta a cambiare le cose, se questa poi è timida o troppo preoccupata di mettersi di nuovo in gioco insieme alle giovani generazioni. C’è bisogno di mettere al centro dell’iniziativa politica i giovani in modo serio, organizzato e continuativo se vogliamo convincerli a rimanere e vivere pienamente la nostra città. E darle così anche un futuro”.

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