Galli a Teresa Mazza: "Sala civica
ecco come sono andate le cose"
Risponde a stretto giro il sindaco di Rivarolo Mantovano Massimiliano Galli all’intervento di Teresa Mazza, rivale alle prossime comunali dell’8 e 9 giugno cercando di dare una spiegazione in merito al presunto diniego sull’utilizzo di spazi pubblici per la propaganda elettorale.
“Le critiche mi costringono a fare sinteticamente chiarezza.
A Rivarolo Mantovano la Sala civica polivalente di Via Marconi 63, oggetto della querelle, è uno spazio pubblico ad utilizzo condiviso. Molteplici e plurali sono le attività che vi si svolgono occasionalmente durante l’anno: incontri, eventi, serate a tema.
Fin dai tempi della pandemia e durante l’anno scolastico, quello “ad aula didattica” per lo svolgimento del doposcuola è stato l’allestimento principale. Comunque amovibile, non preclude affatto l’utilizzo della Sala stessa nella sua interezza: un esempio è stata, sabato 18 maggio, la rappresentazione dello splendido e coinvolgente spettacolo interpretato dal locale gruppo teatrale guidato dal Professor Claudio Fraccari.
In occasione della convocazione dei Comizi elettorali, l’immobile di Via Marconi 63 è sede di due seggi elettorali che, come noto, necessitano di un allestimento dedicato e programmato, dovendo accogliere le disposizioni emanate dal Ministero dell’Interno, in materia.
Ne deriva che, nelle giornate/serate antecedenti alle operazioni di voto, la sala polivalente è di fatto indisponibile per altri eventi essendo la stessa da attrezzare per l’esercizio del diritto di voto.
Quanto sopra, unito ad un utilizzo del “buon senso”, dovrebbe essere sufficiente a comprendere che anche gli incontri elettorali non si possano tenere in Sala civica polivalente nelle serate immediatamente antecedenti: ne verrebbe precluso il corretto allestimento propedeutico alla consegna degli spazi ai militari.
Concludo sottolineando che, nonostante i continui attacchi ricevuti dalla controparte anche su questo tema, la lista civica “Vivi Rivarolo Cividale” da me guidata sceglie di non dimenticare la buona educazione neanche in campagna elettorale mantenendo la proposta sui temi contenuti nel programma, senza indulgere in illazioni ed attacchi personali”.
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